Terremoto, l’esperto: “E’ lo sciame sismico più lungo che si ricordi, altre scosse dipenderanno dalla direzione della faglia”

MeteoWeb

La sismologia ha fatto passi da gigante per determinare il luogo dove un terremoto potrebbe avvenire, ma la possibilità di fare previsioni temporali manca ancora. Non possiamo sapere quando avverrà il terremoto, ma analizzando le tendenze si possono fare delle supposizioni“. Così Roberto Troncarelli, presidente dell’Ordine del Geologi del Lazio, ai microfoni di MeteoWeb, che sottolinea: “Questo sciame sismico, da quando è entrata in campo la sismologia moderna, è quello di maggiore durata temporale che si sia registrato. Non possiamo fare previsioni, ma non possiamo escludere la possibilità di altre scosse, né che non ve ne siano“.

L’ipocentro – precisa il geologo – si sta spostando verso sud, quindi potrebbe migrare verso la zona dell’Aquila già caricata con il sisma del 2009. Se questa tendenza prosegue ci si potrebbero attendere scenari positivi” perché in quella zona l’energia si è già “sbirciolata“, quindi all’accumulo di altra energia “non si opporrebbe nessuna resistenza” e il fenomeno andrebbe così ad attenuarsi. “E’ però una tendenza da confermare attraverso l’osservazione dello sciame, tramite strumentazione. Se si fosse diretta verso nord sarei stato più preoccupato”. Il problema, infatti, è che, a causa della spessa coltre di neve che ricopre il terreno, è difficile stabilire verso quale direzione si dirige la faglia: “L’ideale sarebbe che si dirigesse verso L’Aquila, perché se andasse vero verso la zona di Camerino, la situazione sarebbe diversa” e dunque meno “positiva”.

Non sappiamo cosa attenderci, possiamo prevedere le zone in cui si verificheranno le scosse, ma pochissimo il quando, con margini di errori alti – conclude lo studioso -. Queste nuove scosse hanno disorientato tutti, perché sembrava che i microsismi si stessero attenuando, e invece la natura ci ha smentito. La soglia di attenzione era scesa. Le popolazioni terremotate sono in condizioni drammatiche, tra scosse sismiche e accumuli di neve. Quando i media abbassano i toni, quando cala il sipario, questa gente viene abbandonata a sé stessa e questo non va bene“.

 

Condividi