Terremoto, lo psicologo: smarrimento e totale precarietà per gli sfollati

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“Questa mattina la terra è tornata a tremare nel Centro Italia. E i danni più gravi non sono quelli materiali, è la tenuta psicologica degli sfollati a essere stata maggiormente danneggiata dalle continue scosse. Per molti di loro ogni nuovo evento sismico è la riattivazione di un forte trauma”. E’ quanto afferma Giuseppe Tolve, psicologo impegnato nel progetto di sostegno a favore dei terremotati avviato da Intersos e Psy + Onlus, dopo la scossa che ad agosto ha colpito l’Italia centrale. “La loro percezione – spiega Tolve – è di non avere più controllo su nulla. Il loro assetto emotivo è alterato, non reagiscono lucidamente, e in più ogni nuova scossa mette in discussione tutto il percorso psicologico svolto”. Questa mattina gli psicologi delle organizzazioni hanno raggiunto i terremotati accolti all’Hotel Relax di San Benedetto del Tronto, dove sono state trasferite circa 200 persone. “Abbiamo trovato le persone nella hall davanti alla tv – racconta l’esperto – La prima scossa è stata vissuta con molto allarme. Gente che correva fuori, c’era un contagio emotivo molto forte. Gli anziani erano tra i più spaventati. I bambini e ragazzi erano a scuola, ma nel giro di un’ora sono tornati in hotel per via delle evacuazioni”. Dopo un primo intervento di supporto psicologico di emergenza, avviato subito dopo la prima scossa dell’alba del 24 agosto nelle zone vicine ad Accumoli, gli psicologi di Psy + Onlus hanno proseguito il loro intervento sulla Costa Adriatica per assistere i terremotati, aiutandoli a elaborare il trauma e facilitando il progressivo ritorno alla normalità. Sono quasi 300 le persone che hanno trovato un sostegno psicologico. Inoltre, è stata avviata un’attività di empowerment comunitario: con un laboratorio di maglieria, chiamato ‘Accumoli in gomitolo’, le donne stanno tornando a impegnare il loro tempo.

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