Centinaia di persone persone hanno partecipato questa mattina alla manifestazione a Grisciano, una delle frazioni di Accumoli: ad organizzare l’evento i comitati spontanei, sorti all’indomani del sisma nel Centro Italia, che hanno voluto richiamare l’attenzione sulla mancanza di comunicazione con le istituzioni centrali e regionali, sulla gestione delle macerie. I comitati chiedono anche “misure concrete, maggiore comunicazione e coinvolgimento nelle scelte in vista della ricostruzione”. “A distanza di piu’ di 4 mesi dal sisma, la situazione e’ la stessa del 24 agosto. Non c’e’ comunicazione, il freddo ha fermato le poche iniziative che erano state prese. Ci dicono che e’ stata avviata la rimozione delle macerie, come nel caso di Grisciano, invece vengono spostate da un posto all’altro. Vorremmo risposte sullo smaltimento dell’amianto, sui cimiteri e sullo stoccaggio dei mobili. Dal 24 agosto non abbiamo avuto modo di confrontarci neanche con il sindaco di Accumoli,” spiega Elvira Mazzarella del Comitato ‘Illica vive’. “Sia chiaro non siamo in polemica contro Curcio, Errani o le altre istituzioni, il nostro e’ solo un grido d’allarme. Abbiamo bisogno di fatti per consentire a chi e’ nato e cresciuto qui di tornare a vivere questi luoghi,” dichiara Luigi Rendina, presidente del Comitato ‘Ricostruiamo Grisciano’. “Stiamo vivendo un disagio talmente grande che se non facciamo cosi’ la visibilita’ di posti come questo scomparira’ del tutto”. “La cosa piu’ triste che si registra in questi giorni e’ che molte persone stanno rinunciando alle case provvisorie perche’ qui non torneranno piu’ – prosegue Rendina – e’ uno scenario preoccupante, perche’ questi posti vivono di gente, di persone, persone che devono invece essere messe nelle condizioni di tornare qui al piu’ presto possibile. Se togliamo questo qui non rimarra’ piu’ niente”. “A distanza di 4 mesi la situazione e’ la stessa del 24 agosto – dicono alcuni dei manifestanti – non abbiamo avuto modo di confrontarci con nessuna delle istituzioni, a nessun livello”.