La terra e’ tornata a tremare nell’Italia centrale: sono state tre le scosse con magnitudo sopra 5, avvertite in maniera molto forte in tutta l’Italia centrale nel corso della mattinata, con tante segnalazioni a Roma e paura fino in Sardegna. Per ora il bilancio e’ di qualche crollo, in particolare il campanile della chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice, già lesionata dalle precedenti scosse. Non si segnalano fortunatamente danni a persone. L’epicentro e’ stato localizzato nell’aquilano, generato dallo stesso sistema di faglie che si e’ attivato il 24 agosto e che ha colpito pesantemente anche il 30 ottobre. E’ quanto emerge dalle prime analisi degli esperti al lavoro nella sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (Ingv): “E’ lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi e’ un segmento diverso“, ha detto all’ANSA la sismologa Paola Montone, dell’Ingv. La prima scossa e’ stata avvertita alle 10.25 con magnitudo 5.1; la seconda, la piu’ forte delle tre, e’ avvenuta alle 11.14 di magnitudo 5.5; la terza dieci minuti dopo (11.25) di magnitudo 5.4.
Il terzo terremoto, di magnitudo 5.4, delle 11:25 è avvenuto più a Sud dei due precedenti, ed e’ stato percepito a Roma come il più forte proprio perché più vicino. Proprio questo terremoto è stato localizzato nella stessa area interessata dalla sequenza sismica del Terremoto de L’Aquila nel 2009. “E’ comunque legato alla sequenza del Reatino del 24 agosto 2016“, ha detto la sismologa Paola Montone, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La zona colpita da questo Terremoto, compresa fra Montereale e Camposto, e’ rimasta ‘silenziosa’ per cinque mesi, ossia dall’inizio della sequenza del 24 agosto, ma “negli ultimi giorni e’ stata registrata un’attivita’ sismica, compreso un Terremoto di magnitudo 4,4. E’ una zona sotto osservazione dall’agosto 2016 – ha aggiunto la sismologa – e coperta sia dai sismografi della rete fissa, sia dalle apparecchiature mobili installate da agosto in poi“.
Ecco il riepilogo delle scosse più forti, quelle di magnitudo superiore a 3.5:
- ore 20:30 – magnitudo 4.2
- ore 18:09 – magnitudo 3.8
- ore 17:45 – magnitudo 3.7
- ore 16:16 – magnitudo 4.3
- ore 16:11 – magnitudo 3.6
- ore 17:37 – magnitudo 3.6
- ore 15:01 – magnitudo 3.8
- ore 14:35 – magnitudo 3.8
- ore 14:33 – magnitudo 5.1
- ore 14:19 – magnitudo 3.8
- ore 13:30 – magnitudo 3.5
- ore 13:01 – magnitudo 3.9
- ore 12:07 – magnitudo 4.1
- ore 12:00 – magnitudo 3.5
- ore 11:51 – magnitudo 3.5
- ore 11:41 – magnitudo 3.7
- ore 11:39 – magnitudo 4.1
- ore 11:37 – magnitudo 3.7
- ore 11:30 – magnitudo 3.8
- ore 11:29 – magnitudo 3.6
- ore 11:25 – magnitudo 5.4
- ore 11:24 – magnitudo 4.0
- ore 11:16 – magnitudo 4.6
- ore 11:15 – magnitudo 4.7
- ore 11:14 – magnitudo 5.5
- ore 10:25 – magnitudo 5.1
Terremoto, l’esperto: “non si fermerà”
“Non ci sono elementi per dire che la sequenza sismica che sta colpendo ancora una volta l’Italia centrale si fermerà“. A chiarirlo è il presidente del Consiglio nazionale dei geologi, Francesco Peduto, intervistato dall’Adnkronos. “Quando si analizza un terremoto non si possono mai fare previsioni” rimarca il geologo. “Comprendo pienamente -osserva- quale disagio stanno vivendo le popolazioni colpite e quanto vorrebbero sapere quando queste repliche o nuovi terremoti si fermeranno, ma da tecnico posso solamente rilevare che vista l’energia che si era accumulata in quell’area, una scossa unica sarebbe stata di intensità elevatissima“. “Come si sta dimostrando, l’energia accumulata è intensa e, se si liberasse tutta insieme, si potrebbe verificare una catastrofe. Uno scenario -indica Peduto- che potrebbe essere scongiurato proprio dalla continuità delle scosse“.
Terremoto, scosse avvertite da Ravenna a Foggia
Scosse di Terremoto sentite da Ravenna a Foggia: sono le prime indicazioni che arrivano dal progetto “Hai sentito il Terremoto?” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La sequenza di forti scosse che hanno colpito il Centro Italia sono state avvertite chiaramente a Roma come un Terremoto del terzo grado della scala Mercalli. “I dati sono ancora preliminari – ha spiegato Patrizia Tosi, dell’Ingv – al momento abbiamo le testimonianze di 1500 persone in tutta Italia ma i dati sono in rapidissima crescita”. La mappa della percezione e’ per ora incompleta, a macchie di leopardo, e solo nelle prossime ore si avra’ chiarezza su come le scosse siano state percepite nel territorio italiano. “Per ora – ha aggiunto Tosi – i dati in arrivo dalle zone vicino all’epicentro sono molto sparsi e indicano una scossa percepita del sesto grado della scala Mercalli. Le scosse sono state avvertite al nord fino a Ravenna e Forli’ e qualche testimonianza e’ arrivata anche fino dalla zona di Foggia”.
Terremoto, gli esperti del CNR: “possibile contagio sismico”
Malgrado sia ancora presto “per sapere con esattezza quale sia stata la faglia,o le faglie” che hanno generato le scosse registrate questa mattina, “è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata'”. E’ la prima analisi di Andrea Billi, ricercatore dell’Igag-Cnr. “Oggi alle ore 10:25 circa si è verificata una scossa di terremoto in Centro Italia al confine tra Lazio ed Abruzzo. Tale scossa è stata seguita alle 11:14 circa da un altro evento sismico ancora più energetico. Il primo terremoto è stato caratterizzato da una magnitudo 5.3 circa (prime stime) ed una profondità di 10 km circa (prime stime). Il secondo da una magnitudo 5.7 circa (prime stime) ed una profondità ancora di 10 km circa (prime stime)” spiega Andrea Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr. “Dai primi rilievi strumentali, sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aq), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice” continua il ricercatore dell’Igag-Cnr. “Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato tali terremoti, è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘CONTAGIO sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera” rimarca l’esperto del Cnr. “Quando una faglia genera un terremoto, -evidenzia Billi- la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile – ore, giorni, mesi, anni – possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti”. Questi terremoti, avverte, “saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”. (