La Provincia di Morona Santiago, in Ecuador, è teatro da varie settimane di un durissimo scontro fra nativi dell’etnia indigena shuar, la popolazione meticcia che li appoggia, ed il governo di Rafael Correa. A causare lo scontro è la concessione, da parte del governo centrale, dei diritti di estrazione di una miniera alla compagnia cinese ExplorCobres: il progetto estrattivo minaccia più di 40.000 ettari di territorio nella regione amazzonica a cavallo fra Ecuador e Perù. Lo scontro ha raggiunto picchi di tensione massima, con manifestazione che sono sfociate anche nella morte di un poliziotto e nell’invio dell’esercito da parte del governo centrale. Gli indigeni, che dichiarano di aver votato Correa in passato e che non lo appoggeranno più, sono preoccupati per l’espropriazione delle loro terre e per la devastazione del territorio che l’estrazione mineraria provocherà.
Amazzonia, ribellione indigena contro la miniera cinese
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