Suoni acuti portano a disegnare cerchi piccoli e suoni bassi quelli grandi, una bambina non vedente può disegnare forme nello spazio seguendo il bip emesso da un braccialetto al braccio di un educatore: sono alcune applicazioni di un progetto europeo, ‘weDraw’, che l’Istituto Italiana di Tecnologia (Iit) di Genova svilupperà con mille alunni delle scuole primarie e secondarie. “Il progetto è partito un mese fa, è finanziato dalla Ue con 2 milioni e mezzo e dura due anni – spiega la ricercatrice Monica Gori, formazione in arte e psicologia e dottorato in robotica, che coordina il progetto con a Gualtiero Volpe di InfoMusLab dell’ Universita’ di Genova alla giornata di lavoro con 180 docenti a Morego -. ‘weDraw’, noi disegnamo, e’ un metodo didattico multisensoriale per apprendere la matematica con il suono e la danza e l’uso di ‘serious games’ su tablet. Dagli insegnanti abbiamo capito che le difficolta’ maggiori sono dividere, moltiplicare, capire percentuali, angoli e piano cartesiano. Lavoreremo su questo”.
Attraverso dispositivi tecnologici, giochi nello spazio e videogiochi su tablet, i bambini potranno dunque gestire meglio numeri e proporzioni, scegliendo tra diverse modalità di apprendimento. Al momento collaborano con Iit alcune scuole della Valbisagno, l’International School, l’Istituto non vedenti Chiossone e universita’ e aziende in Francia, Regno Unito, Grecia e Irlanda. E’ possibile ascoltare in streaming o in differita il convegno odierno al sito De Agostini scuola, partner dell’ iniziativa, che promuove un ciclo di convegni formativi dal titolo ‘A scuola di scienza”.