La fondazione italiana per l’autismo (Fia) e l’Istituto superiore di Sanità (Iss) uniscono le forze e, in continuità con quanto già fatto nel 2016, presentano dei progetti di ricerca per individuare strategie e metodologie che sappiano sempre meglio rispondere ai bisogni delle persone colpite da autismo. I progetti, presentati presso l’Auditorium del ministero della Salute e finanziati per una somma superiore ai 200 mila euro, riguardano un network italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico e un registro pilota della patologia. Il terzo progetto finanziato è il ‘Telefono blu autismo’, già presentato nel 2016 con l’Associazione nazionale genitori soggetti autistici.
“L’Istituto superiore di sanità ha da tempo attivato progetti di ricerca e di collaborazione sull’autismo – dichiara il presidente dell’Iss Walter Ricciardi – Abbiamo già avuto un finanziamento importante da parte del ministero della Salute per creare una rete, e questi finanziamenti aggiuntivi da parte della Fia ci daranno la possibilità di fare due cose: da una parte creare un registro della patologia, cioè un registro che va a misurare e a dare la dimensione esatta del fenomeno, dall’altra allargare la nostra ricerca per il riconoscimento precoce dei sintomi: già in culla, il pianto del neonato può dare una indicazione, secondo il metodo sperimentale dell’Istituto, e quindi suggerire un intervento precoce, perché quanto prima si interviene tanto poi minori saranno i problemi del bambino”.
Ai progetti di ricerca già finanziati, se ne aggiungeranno altri 20 pubblicati sul sito Fia selezionati in seguito a un bando di partecipazione e, a seguire, a secondo delle possibilità, tutti quelli in graduatoria. Ai progetti sarà destinata la raccolta fondi che si terrà a partire dal 27 marzo in occasione della settimana blu per l’autismo. “C’è tanta attenzione su questo tema – sottolinea il presidente Fia nonché sottosegretario alla Salute Davide Faraone – e da quando abbiamo messo i bandi la partecipazione è stata diffusissima. D’altra parte però, questi numeri ci fanno pensare che non ci sia molto altro oltre ai bandi Fia. Questa doppia lettura, sia positiva sia negativa, ci deve far costruire risposte sempre più efficaci”. I progetti finanziati saranno di 3 tipologie: sociali, per il sostegno delle persone con autismo o dei loro famigliari; ricerca scientifica e scuola, e sono stati valutati dai due comitati scientifici di Fia, coordinati da Lucio Cottini e Franco Nardocci.
“Quanto più precoce è la diagnosi tanto più si evitano tutta una serie di problemi – evidenzia il coordinatore del comitato scientifico Fia Nardocci – L’individuazione e la segnalazione di situazioni a rischio (come la nascita di prematuri o di bambini con fratelli con autismo o spettro autistico) è importante da parte delle famiglie perché fa partire l’intervento sostenuto dai servizi sanitari. Sono previste valutazioni che vengono condotte in casa anche per facilitare e coinvolgere le famiglie, occorre potenziare numericamente queste possibilità e per questo il coordinamento Iss e Fia è proficuo”.