Anche quest’anno per l’Islanda l’inverno 2017 si annovera come uno dei più miti degli ultimi anni. Tanto che a parte dei brevi periodi di freddo, con temperature scese sotto le medie, tra il mese di gennaio e febbraio, mentre gran parte dell’Europa faceva i conti con freddo intenso e nevicate, l’Islanda veniva interessata da una pesantissima anomalia termica positiva che è andata avanti per intere settimane, senza alcuna sosta. La particolare congiuntura meteo/climatica che si è instaurata sul vecchio continente e sul comparto russo ha difatti agevolato la strutturazione di un solido ponte anticiclonico che dal vicino Atlantico si è spinto verso i paesi dell’Europa centro-settentrionale, la Scandinavia e la Russia europea, lì dove agisce l’imponente anticiclone termico russo-siberiano (il cosiddetto “Orso”), con massimi di pressione che hanno toccato i 1055-1060 hpa al suolo (valore notevolissimo).
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Caldo senza precedenti in Islanda, sfiorati i +20°C! Ecco la causa di quest’anomalia mostruosa
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