Con temperature che hanno raggiunto anche i 18 gradi sotto lo zero, e le straordinarie nevicate soprattutto nel Centro Italia, il mese di gennaio 2017 ha superato il record di freddo degli ultimi 21 anni. A spiegarlo è il colonnello Paolo Ernani, meteorologo. “E’ stato un gennaio particolarmente freddo. A subirne la conseguenze sono state sia le regioni padane, penalizzate dalle diffuse gelate, sia le zone del Centro Italia, martoriate non solo dalle scosse sismiche ma anche dalle notevole altezza del manto nevoso che ha isolato molti paesi e frazioni. Qui – ricorda Ernani – la colonnina di mercurio ha pure registrato punte di freddo molto basse. In alcuni centri montani anche -17°/- 18°”. Il meteorologo passa poi ad analizzare in dettaglio “questo raro gennaio. Con il valore di 4,40 gradi questo mese ha stabilito, dopo ben 21 anni, quindi dal 1997 al 2017, il record assoluto, portandosi al primo posto tra i più freddi. Al secondo posto scende il 2006 con 4,68°“. Ernani fa poi notare che “rispetto a quello dello scorso anno, il mese è risultato più freddo di 2,92°. Insomma da 7,32° a 4,40°, una differenza notevolissima. Anche rispetto al dicembre 2016 , gennaio 2017 accusa una diminuzione pari a poco meno di 2,90°. Infine rispetto alla temperatura media pluriennale di 20 anni (6,51°) il mese in esame è risultato più freddo di 2,11°. Invece il gennaio più caldo, sempre della nostra serie, è il 2007 con 8,50 gradi“. (AdnKronos)
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Clima, Ernani: a gennaio superato il record di freddo dopo 21 anni
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