“Dinanzi alla scelta di Dj Fabo bisogna solo osservare un silenzio rispettoso e chiedere che io Legislatore contemperi le evoluzioni sociali ma guai a confondere le cose lanciando il messaggio che il suicidio, in generale, sia una scelta libertaria. Lo affermano la prof.ssa Donatella Marazziti, psichiatra, e il sociologo Mario Campanella della Fondazione Brf. Nessuno può discutere la scelta dolorosa di Dj Fabo – si legge nella nota – e l’esigenza che si arrivi a una legge sul testamento biologico.
Ciò che è pericoloso è io messaggio collaterale di forze sociali e politiche -continuano Marazziti e Campanella – che propinano una sorta di liberismo vitale secondo il quale il suicidio è un rimedio di per se e non una drammatica condizione dettata da fattori che la comunità deve affrontare. Insieme ad ogni sospensione del giudizio su Fabo e al riconoscimento della sua grande dignità -concludono la psichiatra e il giornalista – Va ribadita la forza della vita e la sua sacralità, senza fare imperare una “normocrazia” eugenetica e devastante”