Febbraio 2014, tre anni fa il boom di fenomeni franosi a Roma e nella Valle del Tevere

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MeteoWeb

Sono passati tre anni dalla grande ondata di maltempo che colpì Roma e la Valle del Tevere, causando esondazioni e innumerevoli frane. Il periodo peggiore si concentrò fra il 31 gennaio ed il 5 febbraio 2014, quando la media e bassa valle del Tevere fu interessata da intensi afflussi meteorici. Basti pensare che fra il 31/01 e il 01/02 al pluviometro di Roma-Monte Mario dell’Ufficio idrografico della Regione Lazio, vennero misurati 189,4 mm di pioggia cumulati in 24 ore, con un picco di 46 mm in un’ora.

La settimana di maltempo lasciò molti segni a Roma. Ci furono esondazioni a Roma nord (particolarmente colpite le aree da Boccea alla Valle Galeria, da Prima Porta all’Infernetto) e Fiumicino, si aprirono numerose voragini e buche nelle strade, ci fu una esondazione delle aree golenali dell’Aniene e si verificarono numerosi smottamenti e frane.

Alcune di queste frane ebbero dimensioni considerevoli, costringendo alla chiusura al traffico di importanti arterie stradali, come il GRA e l’Olimpica. La messa in sicurezza di alcuni versanti franati richiedette mesi di lavoro.  Le frane più grandi a Monte Mario, sull’Olimpica, a Valle Aurelia, tutte concentrate nel settore nord-ovest della città. Secondo un censimento effettuato da geologi ISPRA si contarono almeno 37 fenomeni franosi, alcuni dei quali erano riattivazioni di antiche frane quiescenti.

Il maltempo colpì duro anche nella media valle del Tevere, caratterizzata da aree collinari con paesi e borghi costruiti in aree argillose. Si registrarono moltissimi fenomeni franosi che costrinsero alla chiusura di strade ed allo stanziamento di fondi eccezionali per la messa in sicurezza ed il ripristino delle infrastrutture e delle arterie stradali.

 

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