Ho fatto tutto quello che potevo fare. Lo ha detto il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ascoltato oggi dai carabinieri forestale, su delega della Procura del capoluogo, in relazione alla tragedia di Rigopiano. Il presidente, ascoltato per circa un’ora e mezza a sommarie informazioni, ha inteso chiarire la sua posizione, ribadendo ciò che aveva già sostenuto in altre occasioni. Chi lo ha ascoltato ha voluto capire di cosa fosse a conoscenza riguardo ciò che era avvenuto il 18 gennaio, giorno della sciagura quando una valanga si è abbattuta sul resort causando la morte di 29 persone. Di Marco avrebbe spiegato, tra le altre cose, il funzionamento del Piano neve dell’Ente, ricostruendo la filiera di operatori e amministratori addetti agli interventi di emergenza. Ha quindi voluto chiarire la sua posizione istituzionale sostenendo, tra l’altro, che il giorno della valanga non fosse a conoscenza che una turbina della Provincia si trovasse in riparazione in officina, circostanza anche questa, che lo stesso presidente aveva gia’ reso nota.
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Hotel Rigopiano, il presidente della Provincia: “Ho fatto il possibile”
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