In Messico la tassa istituita sulle bibite gassate ha fatto calare i consumi, almeno nei primi due anni di applicazione. Lo afferma uno studio dell’università del North Carolina, pubblicato da Health Affairs. La ricerca ha analizzato gli effetti della tassa da un peso (circa 5 centesimi) al litro istituita per tutte le bibite zuccherate nel 2014, sulla base dei dati di quasi 7mila punti vendita. In totale le vendite sono calate del 5,5% nel primo anno di applicazione rispetto all’anno precedente, e la tendenza si e’ confermata nel secondo, con un calo totale del 9,7%. La diminuzione dei consumi, spiegano gli esperti, riguarda soprattutto la fascia più bassa economicamente, quella che ha i consumi maggiori e anche il rischio più alto di obesità. “Lo studio sembra suggerire che il consumo di bibite zuccherate segue un andamento simile ad altri prodotti che tradizionalmente creano dipendenza, come sigarette e alcol. – scrivono gli autori – Come nel caso del tabacco vediamo un effetto per cui le persone sono sempre piu’ disabituate all’uso delle bibite”.
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In Messico la tassa sulle bibite ha fatto calare consumi
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