L’America intende conquistare Europa. Non il vecchio continente, ma la luna ghiacciata di Giove che costituisce il quarto satellite del gigante gassoso.
È una promessa che risale a maggio scorso, quando un team di ricerca del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha scoperto che sotto i ghiacci che ricoprono il gelido oceano di Europa potrebbero trovarsi gli elementi necessari allo sviluppo della vita.
Questa ipotesi ha immediatamente riacceso i riflettori sul satellite gioviano, già immortalato in passato da missioni come Galileo, Cassini nel suo passaggio verso Saturno e più recentemente Juno.
Dopo la scoperta della possibile abitabilità di Europa, l’agenzia spaziale americana è entrata in una fase preliminare di studio per studiare la progettazione di una futura missione sul satellite ghiacciato. Questo ha portato, lo scorso 7 febbraio, alla produzione dello Science Definition Team report, che ha definito gli obiettivi scientifici della missione.
Ora – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – la NASA ha completato tutti i passi previsti dal processo di valutazione, e ha annunciato che il prossimo 27 febbraio entrerà nella cosiddetta Fase B, ovvero il design della missione.
Si tratta della progettazione dei sistemi e dei sotto-sistemi che andranno a comporre la missione su Europa, un’attività che continuerà fino a settembre 2018.
Questo comprenderà anche alcuni test direttamente sugli strumenti che dovrebbero essere utilizzati per cercare tracce di vita su Europa, come i rivelatori e i pannelli solari che andranno a comporre la navicella.
La missione è programmata per il lancio nel 2020, e dovrebbe arrivare nel sistema gioviano dopo un viaggio di diversi anni.