L’ESA conferma la politica di Open Access per immagini, video e dati

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L’ESA ha annunciato ieri di aver adottato una politica di Accesso Libero – Open Access – per i propri contenuti quali immagini, video e set di dati selezionati.

Per oltre due decenni, l’ESA ha condiviso grandi quantità di informazioni, immagini e dati con gli scienziati, l’industria, la stampa e il grande pubblico attraverso piattaforme digitali come web e social media. La politica di gestione dell’informazione dell’ESA, in continua evoluzione, aumenta queste opportunità.

In particolare, una nuova politica Open Access per le informazioni e i dati dell’ESA faciliterà ora un più largo uso e riutilizzo del materiale per il pubblico generale, la stampa, il settore dell’istruzione, partner e chiunque altro necessiti di utilizzarlo e basarsi su di esso.

“Questa evoluzione nell’aprire l’accesso alle immagini, le informazioni e le conoscenze dell’ESA sono un elemento importante del nostro obiettivo di informare, interagire ed ispirare nella visuale dello Spazio 4.0” ha detto Jan Woerner, Direttore Generale dell’ESA.

“Segue logicamente le politiche di dati liberi e aperti che abbiamo già stabilito e risponde al crescente interesse del pubblico generale, dando un quadro più chiaro ai contribuenti negli Stati Membri che finanziano l’Agenzia”.

ESA, organizzazioni internazionali e Creative Commons

Insieme con molte altre organizzazioni intergovernative (IGO), come l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione,la Scienza e la Cultura, l’Organizzazione Mondiale delle Proprietà Intellettuali e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che hanno recentemente adottato simili politiche di Open Access, l’ESA ha deciso di rilasciare più contenuti sotto lo schema di licenze Creative Commons IGO, con Open Access conforme a Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 IGO o, in breve, licenza CC BY-SA 3.0 IGO come standard.

Le licenze CC IGO sono state progettate per utilizzo da parte di organizzazioni intergovernative e permettono, in caso di CC BY-SA IGO, per esempio, che le immagini siano largamente utilizzate su Wikipedia e il suo archivio multimediale Wikipedia Commons.

Negli ultimi due anni, l’ESA ha sperimentato l’uso delle licenze CC BY-SA IGO e rilasciato immagini della popolare missione a caccia della cometa, Rosetta, set di immagini da Marte così come altre immagini, con questo credito.

Creative Commons è un’organizzazione globale no-profit che permette la condivisione ed il riutilizzo della creatività e della conoscenza attraverso la fornitura di strumenti legali gratuiti. Continua ad essere un partner importante e un mediatore con ESA e con altre organizzazioni internazionali nell’uso e ulteriore sviluppo di licenze.

Secondo Marco Trovatello, che segue il progetto per l’ESA, “L’accesso libero e gratuito alle conoscenze, le informazioni e i dati dell’ESA sono un elemento fondamentale per quanto riguarda il nostro legame con il vasto pubblico e le comunità di utenti, e perciò un contributo a vantaggio della società’”.

L’agenda digitale ESA

“Il riconoscimento del valore dell’informazione che ESA ritiene per conto dei suoi Stati Membri e la sua gestione adeguata sono strumenti chiave dell’approccio ESA Spazio 4.0 per rafforzare la collaborazione con l’industria, il mondo scientifico e gli Stati Membri” nota Gunther Kohlhammer, che in qualità di Direttore Digitale sovrintende l’Agenda Digitale ESA per lo Spazio, e la politica ESA di gestione dell’informazione, i grandi progetti che rendono ESA pronta per un futuro completamente digitale.

Perché sottoinsiemi di contenuto?

Molte delle immagini, dei video ed altri contenuti ESA sono prodotti con dei partner, per esempio nel campo della scienza e dell’industria. In questa prima fase di Open Access all’ESA, la priorità è data al materiale che è interamente di proprietà dell’ESA e per il quale i diritti di terze parti sono già stati chiariti.

Perché Open Access?

In generale, Open Access significa accesso online libero e illimitato per la ricerca di risultati e scoperte. I diritti di utilizzo sono spesso concessi attraverso Licenze Creative Commons. Non c’è una sola, ma diverse dichiarazioni e definizioni di Open Access,  come per esempio la Dichiarazione di Berlino su Open Access per la Conoscenza nelle Scienze e le Lettere, l’Iniziativa Open Access di Budapest o la Dichiarazione di Bethesda sull’Editoria Open Access.

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