“Non si parli di eutanasia: il paziente puo’ chiedere di sospendere certe terapie perche’ oltrepassarle sarebbe un accanimento terapeutico“. Lo dice il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi sul caso di Dino Bettamin, il macellaio malato di sla che ha avuto la sedazione palliativa nelle ultime ore prima della morte. “Dal punto di vista etico – puntualizza – i nostri medici hanno la strada segnata del Comitato di bioetica“. Per Benazzi, gli operatori sanitari nello specifico “hanno assolto il loro compito in scienza e coscienza”. “Sono sereno rispetto a questo punto – conclude – . Un paziente puo’ dire basta con i farmaci, lenite il mio dolore e idratatemi”.