Sul territorio del Teramano e non solo si è scaricata la ‘tempesta perfetta’: terremoto, neve, emergenza elettrica e ora le incessanti piogge che hanno causato frane, smottamenti con tanto di interruzioni di importanti arterie. “Siamo delusi e arrabbiati. E’ una situazione difficilissima, drammatica e il decreto del governo ci ha deluso e siamo arrabbiati – dice all’Adnkronos il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi – sembra quasi che il governo non ci abbia ascoltato, ma noi siamo pronti a farci sentire“. “Stiamo preparando una mobilitazione – annuncia – con i sindaci dell’area del cratere del terremoto: ho sentito il sindaco di Spoleto e Ascoli Piceno, e anche altri. Una manifestazione da tenere a Roma giovedì prossimo se riusciamo, altrimenti la settimana ancora successiva – annuncia Brucchi – e stiamo preparando anche un documento da consegnare ai parlamentari e al governo per far comprendere in che condizioni siamo e che cosa effettivamente ci occorre“. “Occorrono risorse subito, tante – afferma il primo cittadino di Teramo – non basta non far pagare le tasse fino a settembre o dicembre. E dopo? Come si fa? Nessuno a gennaio avrà qualcosa per pagare le tasse. Teramo si sta spopolando, la gente va via, sulla costa, e vi rimane. Avevo già detto che quello del governo era un decreto troppo leggero: migliora solo alcuni, pochi, aspetti burocratici per la ricostruzione ma sono troppo pochi, insufficienti per far ripartire anche solo in parte il territorio. E il sostegno alle imprese? Non c’è. E chi prima fatturava per dire 10 e ora non fattura che fa?“. “Avevo detto al premier Gentiloni quando è venuto qui che avevamo bisogno di risorse, di aiuti forti subito, ma sembra che il mio appello sia rimasto inascoltato. E siccome non posso assistere alla mia città che si spegne serve una mobilitazione“, continua Brucchi, che poi spiega come la situazione nel comune di Teramo sia ancora difficile: “Anche se il livello di guardia dei fiumi ora è rientrato, i danni delle piogge ci sono. Una frana importante della collina della contrada Mezzanotte ha provocato il cedimento di una porzione di paratia lungo la strada Variante di Teramo e la strada per ragioni di sicurezza è stata posta sotto sequestro“. “Tantissime strade anche in territorio provinciale sono parzialmente interrotte o completamente interrotte da frane o smottamenti – prosegue Brucchi – Questo territorio ha bisogno di aiuti, di risorse importanti subito, altrimenti non si rialzerà. Siamo pronti alla mobilitazione e faremo sentire la nostra voce“.