Più volte abbiamo affermato e scritto che le previsioni sul Lungo Periodo sono poco attendibili: più in là si va e ….peggiore sarà la probabilità di azzeccare le condizioni meteo.
Ma la sfida è certamente affascinante e siamo convinti che, se si segue rigore scientifico, si può provare a guardar lontano, senza neanche troppe paure di sbagliare.
Ebbene, allora proviamoci.
Un grande aiuto ci viene offerto dalle analisi delle temperature superficiali dell’Oceano Pacifico, o più propriamente degli scostamenti rispetto alla media.
Lo ricordiamo: se gli scostamenti sono positivi e maggiori di +0.5° assisteremo al Niño, se invece negativi e minori di -0.5°, allora sarà Niña.
In questo caso esamineremo il grafico uscito in febbraio (ha cadenza mensile infatti) che indica per ogni mese del corrente anno, quali sono le risultanze degli oltre 100 modelli che analizzano le variazioni di SST (Sea Surface Temperature), ovvero proprio gli scostamenti delle Temperature Superficiali del Pacifico, rispetto alla media.
Come si può ben vedere dall‘esame del grafico riepilogativo, la tendenza è che in Luglio ed Agosto, diminuisce drasticamente la neutralità (la permanenza in media cioè), a favore di una crescita sempre maggiore della barra di colore rosso, quella che indica la presenza di Nino.
Basta già questo a dire che la prossima estate sarà certamente calda. Al Nino corrisponde in Europa, lo ricordiamo, una fase piuttosto calda ed asciutta.
Il fatto poi che l’altezza della colonna rossa non sia troppo elevata, lascia intendere che avremo dei mesi di luglio ed agosto certamente molto gradevoli.
Sarà davvero cosi?
Ce lo auguriamo, una cosa è certa però, ne riparleremo a marzo, non appena saranno disponibili le nuove elaborazioni mensili.
