Ricerca, l’Agenzia Spaziale Italiana: “Non esistono tesoretti, bisogna saper leggere i bilanci”

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I bilanci degli Enti di ricerca italiani, e quindi dell’Agenzia Spaziale Italiana, “mostrano con certezza che non esistono tesoretti”, quindi, “bisogna saper leggere un bilancio”. E’ il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, a rispondere così alle domande dei giornalisti, a margine della conferenza stampa al Cnr sulla ricerca pubblica italiana, riguardo la notizia di un tesoretto da 4,5 miliardi di euro non speso dagli enti pubblici di ricerca. Battiston segnala che “addirittura l’Asi deve fare bilanci triennali perché i programmi che affronta durano almeno tre anni e sono programmi internazionali” quindi soggetti a “tempi differenti da un normale bilancio di una comune società”. “La verità -incalza- è che bisogna saper leggere i bilanci”. Il mondo della ricerca italiana “ha il massimo impegno nello sfruttamento dei fondi che gli vengono assegnati. Non è assolutamente vero che esiste un tesoretto” ribadisce il numero uno dell’Asi”. “L’analisi corretta del dato, fatta con un minimo di occhio critico, dimostra chiaramente che il residuo di fine anno di fondi non impegnati di un programma triennale è trascurabile rispetto all’investimento, occorre leggere il dato con l’occhio di chi sa leggere un bilancio e la notizia è infondata” taglia corto Battiston ricordando che i bilanci sono pubblicati.

“Abbiamo denari pubblici spesi fino all’ultimo centesimo e in una situazione nella quale siamo valutabili in un contesto sia nazionale che internazionale”, ha detto Massimo Inguscio, presidente del Cnr e della Consulta dei presidente degli enti pubblici di ricerca, che ha organizzato l’incontro insieme alla Conferenza dei rettori.

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