Ai Musei Capitolini fino al 17 aprile la mostra ‘Leonardo e il volo’. Per la prima volta a Roma è possibile ammirare il manoscritto originale del Codice sul volo degli uccelli di Leonardo, e accompagnato da un’esperienza multimediale e 3D. Il manoscritto contiene tutte le intuizioni, le idee e i sogni e i calcoli di Leonardo da Vinci sul volo e sulla possibilità che gli uomini potessero un giorno volare come gli uccelli. Come quel nibbio che fin da bambino lo aveva visitato in sogno, quasi a mostrargli la via agli studi sul tema. I sogni, la fantasia e l’amore per la natura del genio, insomma, da cui germogliano studio rigoroso, scienza e umano progresso. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da un’idea dell’Associazione Culturale MetaMorfosi, e Zetema Progetto Cultura. Il vicesindaco e assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale, Luca Bergamo, è intervenuto alla presentazione dell’evento insieme al sovrintendente ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce. “Il Codice sul volo degli uccelli che abbiamo l’onore di ospitare ai Musei Capitolini è un po’ la ‘summa’ delle sue indagini in proposito. Nelle sue fitte pagine tratta di molto altro – spiega Bergamo – tra le altre cose, di meccanica e di gravità, per poi approdare al progetto della sua più straordinaria fantasia: il volo dell’uomo attraverso una macchina volante”. “E ci si perde nei disegni minutamente particolareggiati di ogni meccanismo – prosegue il vicesindaco – che i visitatori potranno ammirare ingranditi e animati attraverso gli apparati didattici multimediali, frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Biblioteca Reale di Torino. Sempre grazie all’Istituto TeCIP della Sant’Anna, i visitatori potranno compiere in tre dimensioni quel volo del Grande Nibbio che Leonardo non poté mai realizzare. È a disposizione di tutti un evento di grande qualità e di assoluto rispetto per l’opera leonardesca”. L’originale del Codice del volo degli uccelli, custodito nella Biblioteca Reale di Torino sin dal 1893, è un quaderno in cui Leonardo scrisse e illustrò i suoi studi sul volo. Basandosi sull’osservazione degli uccelli elaborò quindi i progetti per le macchine volanti. Il Codice è esposto in un clima box appositamente realizzato che mantiene il corretto livello di umidità relativa. Le apparecchiature multimediali touchscreen permettono di sfogliarlo virtualmente, e navigare in alta risoluzione leggendo grazie alla trascrizione in italiano e in inglese. L’esposizione è arricchita da alcune copie anastatiche del Codice, a partire dalla preziosa edizione francese di fine Ottocento, anch’esse provenienti dalla Biblioteca Reale di Torino. L’Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa ha messo a disposizione multimediali appositamente realizzati per l’allestimento e immagini tridimensionali (3D) che permettono una percezione “immersiva” dei prototipi. In sala anche una installazione dell’Agenzia Spaziale Italiana che ripercorre le maggiori tappe del volo umano e robotico nello spazio con le missioni di Exomars verso Marte, i lanci dei satelliti e l’abitabilità umana nella Stazione Spaziale Internazionale. Grazie alle tecnologie utilizzate, per alcuni minuti il sogno può contagiare anche i visitatori, circondati dallo spazio e dal tempo di Leonardo. Una sequenza di immagini tridimensionali di Sky 3D, dal documentario Alla conquista dei cieli di David Attenborough, interamente dedicato al volo, completa l’offerta al pubblico.
Roma, arte e scienza ai Capitolini: in mostra il volo secondo Da Vinci
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