Partorisce un feto, di circa 35-36 settimane, e lo nasconde nell’armadio. Protagonista di questo terribile gesto, come si legge oggi sull’edizione di Lecce della Gazzetta del Mezzogiorno, è una 17enne di Campi Salentina, in provincia di Lecce. Ieri pomeriggio la giovane, con la sorella e il cognato, si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino (Lecce) per una emorragia in corso. Sottoposta ad una visita ginecologica – come confermato all’ANSA dalla direzione sanitaria dell’ospedale – i medici hanno ipotizzato che il malore fosse la conseguenza di un trauma da parto, che successivi esami ginecologici hanno poi confermato. La giovane è stata dunque ricoverata e la vicenda è stata segnalata ai carabinieri che hanno effettuato un controllo nell’abitazione della sorella, a cui la 17enne e’ stata affidata dal tribunale. Qui la macabra scoperta: nascosto accanto ad un armadio dell’appartamento, a Squinzano, il feto partorito che è stato trovato avvolto in un cellophan di colore nero.
La vicenda in questione ha avuto luogo in un contesto di degrado socio-familiare. La 17enne era affidata alla sorella ed era seguita dal tribunale dei minorenni e anche dai servizi sociali. Le indagini della procura dei minori, affidate al sostituto Anna Carbonara, dovranno ora chiarire modalita’ e tempi dell’interruzione della gravidanza e la posizione dei familiari della giovane. La ragazza e’ ancora ricoverata e le sue condizioni sono stazionarie. Oggi i carabinieri, su disposizione del magistrato inquirente hanno acquisito dal nosocomio la cartella clinica della ragazza. A quanto si e’ saputo, tra l’altro, il 3 febbraio scorso la 17enne si era presentata in un altro nosocomio con sintomi emorragici e alla ragazza era stata diagnosticata una emorragia da ciclo mestruale: anche su questa circostanza sono in corso indagini dei carabinieri.
Attualmente la ragazza è indagata per infanticidio. Ha rischiato di morire dissanguata dopo l’aborto del feto di sesso maschile di 36 settimane. La giovane e’ stata iscritta sul registro degli indagati. Il suo non e’ pero’ l’unico nome che compare sotto inchiesta: ci sono anche i nomi della sorella e del cognato. La ragazza ha raccontato di aver partorito da sola, nel bagno della casa della sorella, indicando come data del parto il 3 febbraio scorso. Subito dopo – secondo quanto la 17enne ha raccontato ai carabinieri – avrebbe gettato la placenta nel bidone della spazzatura. Martedì prossimo il medico legale Ermenegildo Colosimo effettuerà, su incarico della Procura, l’autopsia sul feto.