”Non c’è spazio per strumentalizzazioni politiche sulla ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto. Questione centrale e decisiva per il nostro Paese sulla quale dobbiamo essere tutti uniti. Tra me il presidente Gentiloni c’è piena intesa e sintonia, come con il precedente Governo Renzi”. Lo dichiara in una nota il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani. ‘‘In merito poi – continua Errani – ad articoli di stampa pubblicati oggi su alcuni giornali che mi attribuiscono il virgolettato ”La ricostruzione non esiste proprio”, mi preme ribadire che questa espressione io non l’ho mai usata e la considero sbagliata e ingenerosa nei confronti del lavoro e dell’impegno incessante delle tante donne e uomini quotidianamente impegnati nei diversi ruoli e livelli istituzionali a fronteggiare le fasi dell’emergenza e della ricostruzione”.
“Ribadisco – aggiunge – come ho detto il 15 febbraio ad Ancona davanti ad una platea di sindaci e amministratori delle Marche che: non mi interessano le polemiche sui giornali, ma lavorare per risolvere i problemi;occorre accelerare per superare definitivamente la fase dell’emergenza; ciascuno deve fare un passo avanti per rendere più efficace e efficiente la governance del dopo sisma; con l’ultimo decreto approvato in consiglio dei ministri il 2 febbraio, i sindaci avranno giustamente maggiori poteri per rendere più rapide le azioni del dopo terremoto”. ”Per quanto riguarda la fase più propriamente della ricostruzione – prosegue Errani – si è già definito un robusto impianto normativo e finanziario grazie alle scelte del precedente e dell’attuale Governo. E’ possibile avviare i lavori di riparazione dei danni lievi e la ripresa delle attività produttive sia finanziando la delocalizzazione temporanea, sia con la piena riparazione e ricostruzione dei danni subiti. Abbiamo predisposto un piano scuole, finanziato con 70 milioni di euro, per realizzare 21 nuovi complessi scolastici per il prossimo anno scolastico. A breve, infine, verrà emanata l’ordinanza per la riparazione delle abitazioni danneggiate gravemente”. “Si tratta di un impianto solido – conclude Errani – sul quale andiamo avanti perché le popolazioni che hanno subìto la devastazione del terremoto, hanno diritto di sapere che si va avanti con impegno e determinazione”.