Terremoto, il Sindaco di Teramo: “Servono risorse adesso, domani sarà già tardi”

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“Ringrazio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per essere venuto nel territorio del Teramano, per aver così risposto all’invito che avevo fatto nella lettera a lui inviata il 31 gennaio scorso nella quale avevo illustrato le grandi difficoltà che stiamo attraversando: ma ho detto e ripeto servono aiuti concreti subito, oggi perché domani sarebbe tardi”. Lo ha detto all’Adnkronos il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, illustrando le diverse problematiche del territorio del Comune di Teramo. Sei scuole su 32 sono inagibili, il che vuol dire che 1208 studenti su 5mila sono senza scuola; 787 nuclei familiari, oltre 2000 persone, non hanno un’abitazione; tanti edifici pubblici sono stati dichiarati inagibili come l’Archivio di Stato, una parte della Prefettura e il Museo Archeologico.

E ancora 20 edifici patrimonio Ater non esistono più, così come 54 attività commerciali ed artigianali, mentre 14 studi medici sono stati sgomberati, 36 chiese in città sono inagibili, il cimitero monumentale è al 70% inagibile e altri cimiteri frazionali sono chiusi. “Un altro aspetto grave è che il 40 per cento dei cittadini di Teramo ora si trova sulla costa – evidenzia con un non poca preoccupazione il sindaco Brucchi – trasferiti dopo l’ultima scossa e molti non intendono tornare il trasferimento è in forma definitiva e questo è un danno enorme per la città: perdere pezzi importanti dell’economia cittadina è un danno notevole”.

“Ho poi tenuto ad evidenziare al presidente Gentiloni che il decreto, così come è ora, questa bozza che ho letto – prosegue Brucchi – è un decreto leggero. Aspettiamo la stesura definitiva e poi vediamo. Servono maggiori incentivi per le imprese, per far rialzare questa città: ora ci sono meno entrate e tante, tante spese, problematiche pesante che sono con risorse, investimenti concreti e veloci si potrà fare qualcosa di serio per questo territorio”. Brucchi chiama in causa anche l’Europa: “A noi francamente in questo momento della procedura di infrazione ad opera dell’Europa non è che ci interessi molto – afferma Brucchi – vorremmo invece che l’Europa facesse la sua parte: qui si è verificato un evento mai accaduto, una ‘tempesta perfetta’, una serie di eventi calamitosi eccezionali e abbiamo bisogno di aiuti eccezionali e ne abbiamo bisogno subito, domani è già troppo tardi”. “Gentiloni ha preso degli impegni, ci ha indicato quale strada vuole percorrere – dice ancora il primo cittadino di Teramo – e ho fiducia in lui e nel Governo, ma sarò un sindaco attento, vigile per controllare se dalle parole si passa ai fatti, veri. Altrimenti mobiliterò la città e il territorio: starò molto attento ai prossimi passi che saranno fatti e agirò di conseguenza”.

 
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