Terremoto: una roulotte per lo sfollato di Arquata del Tronto arrestato

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E’ partita la macchina della solidarietà nei confronti di Enzo Rendina, il 58enne terremotato di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) arrestato il 30 gennaio scorso per resistenza a pubblico ufficiale, essendosi opposto ai carabinieri che dovevano allontanarlo dal campo base dei vigili del fuoco nella zona industriale di Pescara del Tronto, dove si era installato perché non voleva lasciare il paese. Dalla Francia, Lorenzo Schirru, in rappresentanza dell’associazione “Io non crollo“, ha contattato il legale di Rendina, l’avv. Francesco Ciabattoni, mettendo a disposizione dello sfollato una roulotte. Il mezzo verra’ messo a disposizione di Rendina quale residenza provvisoria a titolo gratuito. Anche i costi del trasporto, l’istallazione e le spese di servizio sono totalmente a carico di “Io non crollo”.

“Ho gia’ scritto al sindaco di Arquata perche’ ci indichi un’area dove installare la roulotte nel rispetto delle leggi e di chi sta operando nel territorio per la ricostruzione post Terremoto“, ha annunciato l’avv. Ciabattoni. “Rendina dal 1980 e’ li’ residente e il suo unico desiderio e’ quello di restare a vivere sul territorio comunale cui tanto e’ legato e nel quale si e’ prodigato fin dall’imminenza del sisma nell’aiutare i soccorritori a liberare la gente dalle macerie” ha spiegato il legale. “Ho scritto al sindaco di Arquata – ha aggiunto – affinche’ mi indichi una piccola area del comune in cui e’ possibile collocare la roulotte. Conseguentemente provvedero’ a inoltrare al tribunale di Ascoli Piceno istanza per la revoca del divieto che gli impedisce l’accesso al Comune di Arquata del Tronto”.

Dall’avv. Ciabattoni il ringraziamento a chi si e’ prodigato in favore del suo assistito. “Ringrazio Lorenzo Schirru dell’Euro Mediterranean Seismological Centre che per conto dell’Associazione ‘Io non mollo’ ha messo a disposizione di Rendina la roulotte, fondamentale visto che lui dopo il Terremoto non riesce piu’ a stare in costruzioni in muratura“. Al legale sono arrivate anche altre offerte da privati e associazioni, pronti ad aiutare il 58enne attualmente assistito da un’associazione umanitaria.

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