L’idea di associare la mimosa alla Festa della donna è tutta italiana, da attribuire a Rita Montagnana e Teresa Mattei, due grani attiviste dell’Unione Donne Italiane che, nell’organizzare la prima Festa della donna del Dopoguerra, vollero trovare un fiore che potesse trovarne il simbolo. Fu scelta la mimosa proprio perché fioriva ai primi di marzo. Teresa Mattei disse: “Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”. L’Acacia dealbata, appartenente alla famiglia delle Mimosaceae, dal profumo intenso e delicato, in apparenza fragile, nasconde, in realtà, una grande forza, attecchendo su qualsiasi terreno, anche in quelli difficili e questa sua caratteristica lo accomuna alla determinazione delle donne nel cercare di raggiungere i loro obiettivi. Il ramo di mimosa, con i suoi delicati pallini gialli, racchiude al suo interno tutte le lotte che le donne hanno affrontato negli anni per ottenere quello che hanno oggi è ciò non è abbastanza fino a che nel mondo ci sarà anche solo una ragazza, una mamma, una nonna, una lesbica o una bambina che non può essere quello che vuole essere.
8 marzo, Festa della Donna 2017: le celebrazioni in Italia e nel mondo
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