Indipendentemente dal Paese in cui vivete e dai diversi festeggiamenti, sinceri auguri al “gentil sesso” che, con tenacia, è riuscito a raggiungere grossissimi traguardi. Ecco, ad esempio, alcune tappe dell’emancipazione femminile in Italia: 1678 (Lucrezia Cornaro diventa la prima professoressa universitaria per incarico della Repubblica di Venezia), 1758 (Anna Morandi occupa la cattedra di anatomia all’Università di Firenze), 1889 (a Varese, sorge il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici), 1907 ( entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile ed Ernestina Prola ottiene la patente per la 1° guida automobilistica). Nel 1908 viene fondata l’UDACI (Unione Donne di Azione Cattolica) per promuovere la cultura femminile, nel 1912 si costituisce l’unione Nazionale delle Donne Socialiste, nel 1945 il CIF (Centro Femminile Italiano) e l’UDI (Unione Donne Italiane) ed ancora, nel 1950 viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre, nel 1959 viene istituito il Corpo di Polizia femminile, nel 1961 vengono finalmente rimossi gli ostacoli alla carriera magistratuale e diplomatica femminile e nel 1963 viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità e vecchiaia alle casalinghe.
8 marzo, Festa della Donna 2017: le tappe salienti dell’emancipazione femminile e le grandi donne della storia
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