Negli ultimi sei anni la fascia jonica tra Basilicata e Puglia è stata colpita da tre alluvioni, una tromba d’aria, frane, nevicate che hanno provocato 1 miliardo di danni e sette vittime. Gli agricoltori scendono in piazza per rivendicare attenzione e sostegni concreti. Domani, un lungo corteo di trattori partirà da Metaponto (Matera’) e, dopo aver percorso 53 chilometri attraversando le campagne colpite dalle calamita’, arriverà al municipio di Castellaneta, in provincia di Taranto. Oggi – si legge in una nota del comitato per la difesa delle Terre Joniche – è l’anniversario della disastrosa alluvione del marzo 2011. Ma non bisogna chiamarle emergenze, perché di eccezionale c’è solo la nostra capacita’ di continuare a lavorare la terra.
In questi anni, le nostre aziende agricole sono state colpite da calamita’ che hanno lasciato devastazioni ancora aperte. Questa terra paga tre prezzi: il cambio del clima che ci consegna eventi estremi sempre piu’ normali, un territorio devastato ambientalmente e in crisi economica e sociale, l’incapacita’ delle classi dirigenti e della politica di dare risposte e di farsi carico delle soluzioni nonostante le numerose sollecitazioni e proposte avanzate. Proposte – conclude la lettera – di cui si fanno carico ancora una volta le realta’ sociali, nate proprio a partire dalla mobilitazione per l’alluvione del 2011 e che si sono legate e intrecciate con movimenti e associazioni che fanno della partecipazione dei cittadini la chiave per cercare di ottenere risposte”.