Alpinismo, Nepal: 500 scalatori all’assalto dell’Everest

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Oltre 500 alpinisti stranieri cercheranno in Nepal di raggiungere nella primavera di quest’anno la vetta dell’Everest, che con i suoi 8.848 metri e’ la montagna piu’ alta del mondo, mentre il governo di Kathmandu ha avviato un piano per ridurre al minimo la spazzatura che sistematicamente i membri delle spedizioni abbandonano durante le loro imprese. Ang Jangbu Sherpa, della Beyul Adventure Ovt Ltd, ha indicato a The Himalayan Times che la prima spedizione, composta da 15 americani guidati dall’alpinista Dallas Glass, ha lasciato Lukla per dirigersi verso il Campo Base I di acclimatazione. Fra questi Jim Davidson, un esperto scalatore e scrittore del Colorado, che ha dichiarato di essere “molto contento di poter tornare sull’Everest in questa stagione”, contando di restare nella regione di Khumbu per un paio di mesi. Davidson si trovava in Nepal quando nell’aprile 2015 un devastante terremoto ha bloccato tutte le spedizioni. Ang Jangbu Sherpa ha anche aggiunto che un’altra spedizione straniera di 17 membri sta ottenendo le necessarie autorizzazioni “in queste ore” e si avviera’ appena possibile verso il campo base.

Un altro responsabile, Mingma Sherpa di Seven Summit Treks, ha annunciato che delle 15 spedizioni che la sua compagnia sta organizzando otto, con 65 alpinisti, riguarderanno l’Everest, mentre un altro centinaio di stranieri tenteranno l’ascensione ad altre vette, fra cui Kanchenjunga, Makalu, Lhotse, Nuptse, Annapurna e Dhaulagiri. E mentre gli sherpa nepalesi piu’ esperti, chiamati ‘icefall doctors’, hanno terminato i tracciati dei percorsi fra il Campo Base I ed il II, Dabar Parajuli, responsabile dell’Associazione degli operatori di spedizioni, ha reso noto che agli alpinisti in partenza verranno consegnate grandi sacche per la raccolta della spazzatura. In esse potranno essere depositati fino a 80 chilogrammi di rifiuti, che saranno presi in carico dagli elicotteri per il trasporto di rifornimenti che fanno la spola con il Campo Base II.

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