Ambiente, Terra dei Fuochi: intensificata l’azione anti-inquinamento

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Tre arresti e 142 persone deferite in stato di libertà, 62 sanzioni amministrative e numerosi sequestri. Sono i risultati ottenuti dall’attività di controllo e contrasto, intensificata nelle prime due settimane di marzo 2017, nel territorio delle province di Napoli e Caserta e più in particolare nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Attività frutto della sinergia messa in campo da parte dei Carabinieri Provinciali di Napoli e Caserta supportati da quelli del comando unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. I risultati sono stati presentati oggi presso il ministero dell’Ambiente dall’Arma dei Carabinieri e dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.  I controlli svolti si inseriscono nell’ambito delle iniziative intraprese in aderenza al ”Patto per la terra dei fuochi” siglato nel luglio 2013 e alle pianificazioni predisposte dai Gruppi Operativi Interforze, approvate in sede di riunioni tecniche di coordinamento. In tale quadro i controlli effettuati nelle prime due settimane di marzo 2017 hanno contribuito ad una più efficace manovra di contrasto alle condotte illecite in danno delle matrici ambientali dell’aria, dell’acqua e del suolo. L’intensificazione dell’azione da parte dei militari, ha portato nel territorio della provincia di Napoli all’arresto di tre persone sorprese nell’atto di scaricare varie tipologie di rifiuti speciali su un rogo appiccato sul fondo agricolo di proprietà di uno di essi, nonché al deferimento di 134 persone per reati afferenti la gestione ed il trasporto non autorizzato di rifiuti speciali, il loro abbandono, la realizzazione di discariche abusive, lo scarico di acque reflue ed emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione, la violazione nella tenuta dei registri obbligatori e dei relativi formulari, l’abusivismo edilizio e la violazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non meno rilevante è stata l’elevazione di 62 sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 650.000 euro con contestuale sottoposizione a sequestro di 6 autoveicoli, 19 tra aree agricole e private per una estensione di oltre 20 ettari, 6 discariche abusive, 1 oleificio, 8 opifici, 17 officine meccaniche, 1 autocarrozzeria, 1 cantiere edile, 10 fabbricati, 2 stabilimenti produttivi, 5 autolavaggi, 800 kg di materiali ferrosi nonché 70 kg. di alimenti scaduti di validità. Nell’ambito dei controlli è emerso il radicato sfruttamento del lavoro nero: sono stati infatti identificati 41 lavoratori senza regolare contratto di lavoro, di cui 13 extracomunitari. Di conseguenza sono state elevate sanzioni amministrative per un valore complessivo 340.000 euro e prescrizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per un valore di 450.000 euro. Nel territorio della provincia di Caserta, i Carabinieri hanno denunciato complessivamente 8 persone per i reati di abbandono e gestione illecita di rifiuti, emissioni in atmosfera e scarichi di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione nonché per violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; hanno sottoposto a sequestro 4 officine meccaniche, 1 autolavaggio, 1 fondo agricolo ed una strada comunale, adibiti a discarica di rifiuti. In materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, i militari hanno riscontrato la presenza di 1 lavoratore irregolare e comminato sanzioni e prescrizioni per un valore complessivo di 15.000 euro in 2 cantieri edili. A Caserta i controlli sono stati estesi anche agli allevamenti zootecnici, settore produttivo di particolare sviluppo nella provincia. I Carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro di due aziende e di 316 capi bufalini poiché è stato riscontrato come i titolari avessero illecitamente sversato i liquami prodotti dai rispettivi insediamenti zootecnici su terreni adiacenti, esercitato l’attività in locali con gravi carenze igienico – sanitarie ed edificato un fabbricato adibito a stalla in assenza dei titoli abilitativi. Il fenomeno dei roghi tossici e dell’inquinamento è principalmente causato dall’abusivo smaltimento e conseguente abbandono incontrollato, deposito o stoccaggio o ancora seppellimento di rifiuti speciali, pericolosi e non, oltre che di rifiuti solidi urbani che interessa ampie aree del territorio campano comprese nel quadrilatero tra il litorale domitio, l’agro aversano-atellano, l’agro acerrano-nolano e il vesuviano, noto come ”Terra dei Fuochi”, area che si estende su una superficie di 1.076 chilometri quadrati e che interessa 90 comuni.

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