Astrofisica: è all’INAF che si sviluppa il cuore di E-ELT, il grande telescopio europeo

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È stato siglato oggi, presso una delle Strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), lo IASF di Bologna, il contratto di appalto relativo alla progettazione esecutiva e lavori per la realizzazione della sala di integrazione di MAORY, il sistema di ottica adattiva che costituirà cuore del grande telescopio europeo E-ELT, in costruzione sulle Ande cilene. Il contratto è stato firmato dal direttore dell’INAF IASF di Bologna Giuseppe Malaguti con la Società Thermofrigor Sud (Napoli) ed ha avuto a base di gara il progetto definitivo realizzato dal raggruppamento temporaneo costituito da Studio Tecnico Pentium Associati e Studio di Ingegneria Bolli (Arezzo).

I lavori trasformeranno un locale di grandi dimensioni (m 18 x 12 x 12), già esistente all’interno della Struttura di Bologna, per adeguarlo ai requisiti ambientali, climatici, funzionali e infrastrutturali, necessari per le attività di assemblaggio, integrazione e verifica di MAORY, uno strumento di grandi dimensioni, avendo una struttura approssimativamente cubica con uno spigolo di oltre 8 metri. Una volta completato, MAORY da qui sarà successivamente spedito in Cile per essere installato su quello che sarà il più grande telescopio ottico e nel vicino infrarosso mai costruito.

MAORY – Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY è uno degli strumenti di prima luce di E-ELT (European Extremely Large Telescope), il telescopio da 39 metri di apertura che ESO (European Southern Observatory) sta costruendo sul Cerro Armazones. La progettazione e realizzazione di MAORY è stata assegnata all’INAF dall’ESO attraverso un finanziamento di 18.5 milioni di euro preso in carico da un’altra delle strutture INAF bolognesi, l’Osservatorio Astronomico di Bologna, che ha elaborato il progetto e ne curerà la realizzazione insieme all’INAF IASF Bologna e agli Osservatori INAF di Arcetri, Brera, Capodimonte e Padova.

“È con grande soddisfazione che assistiamo all’impegno congiunto delle nostre Strutture nella realizzazione di MAORY, uno dei fiori all’occhiello della partecipazione a E-ELT dell’Italia e in particolare dell’INAF, che è l’Ente italiano alla guida del progetto” commenta Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Grazie a MAORY, gli strumenti per le osservazioni nel vicino infrarosso di E-ELT (primo fra tutti MICADO, la fotocamera di prima generazione di E-ELT) potranno avvalersi dell’ottica adattiva multi-coniugata con “stelle-guida” artificiali generate da fasci laser. Analizzando accuratamente la luce proveniente da sei stelle-guida laser e da tre stelle-guida naturali, MAORY è in grado di calcolare l’esatta conformazione che devono assumere gli specchi adattivi situati lungo il percorso ottico fra l’oggetto celeste osservato e gli strumenti scientifici. Mediante questi dispositivi – particolari specchi dalla superficie deformabile – è possibile compensare in tempo reale i disturbi dovuti a fenomeni quali la turbolenza atmosferica e l’effetto del vento sul telescopio, che altrimenti degraderebbero la qualità dell’immagine limitando fortemente le prestazioni di E-ELT e dei suoi strumenti scientifici.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno permesso di giungere alla stipula di questo contratto e ad avvicinarci sempre più verso la realizzazione di MAORY” commentano Malaguti e Andrea Comastri, direttore dell’Osservatorio Astronomico INAF di Bologna. “Vogliamo ricordare il fondamentale supporto tecnico e amministrativo fornito dal personale delle due Strutture, dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari e della Sede Centrale dell’INAF.  Insomma, un grosso lavoro di squadra condotto nel migliore dei modi.”

La copertura finanziaria per l’intervento di adeguamento del laboratorio ricade interamente sul Progetto Premiale MIUR di E-ELT (“T-REX”), coordinato a livello nazionale da Monica Tosi, con Emiliano Diolaiti (Principal Investigator di MAORY), che ha curato le attività tecnico-scientifiche.

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