La superficie del Sole è in questi giorni priva di macchie e la sua attività è minima, tanto da rappresentare un segnale di probabile avvicinamento del periodo di minima attività solare, che secondo gli esperti dovrebbe arrivare tra il 2019 e il 2020. In alto un’immagine della sonda Solar Dynamics Observatory, lanciata dalla NASA nel 2010, che monitora costantemente la nostra stella: è possibile notale l’assenza di macchie solari, aree in cui la temperatura è più bassa rispetto alle parti circostanti.
L’attività solare, infatti, viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in maniera ciclica e più o meno intensa sulla superficie solare: questo ciclo naturale dura circa 11 anni ed è il periodo che intercorre tra un periodo di minimo dell’attività solare e il successivo.
Nel periodo di minima attività, tuttavia, l’attività solare non diminuisce. È probabile che si formino buchi coronali – regioni molto ampie nelle quali le linee del campo magnetico si estendono accelerando la velocità del vento solare – o altri effetti meteorologici spaziali.
L’immagine in alto, catturata da SDO il 20 marzo e il 27 febbraio 2014, ritrae il Sole durante l’ultimo massimo solare, mostrando numerose macchie.