Bologna è stata scelta per ospitare il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF): la decisione è stata presa ieri dal Council del ECMWF, riunitosi a Reading, in Inghilterra, attuale sede del Centro. Da qui a giugno verranno definiti gli aspetti tecnici legati al cosiddetto ‘accordo di sede’, che ratificherà l’arrivo sotto le Due Torri della struttura. Un grande successo per il progetto avanzato e proposto dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni e agenzie italiane operanti nei settori delle previsioni meteorologiche, del monitoraggio e salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile, sostenuto dal Governo italiano che lo ha candidato in sede europea.
Il Council del ECMWF ha riconosciuto la validità del progetto italiano che, oltre a mettere a disposizione servizi e infrastrutture logistiche di alto livello nella sede del Tecnopolo di Bologna all’ex manifattura Tabacchi, offre rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare a Bologna tra l’ECMWF e i numerosi centri di ricerca e non solo presenti sul territorio regionale e nazionale.
Il Direttore Generale ECMWF Florence Rabier ha dichiarato: “E’ chiaro da tempo che l’attuale struttura che ospita il data center non offre la flessibilità richiesta per la futura crescita e cambiamenti nella tecnologia di high-performance computing (HPC). Come previsto nella Strategia per il 2025 lanciata lo scorso settembre, crediamo che continuare a migliorare le previsioni meteo sia un obiettivo che si basa sulla nostra abilità a supportare la scienza con potenza computazionale commisurata. Gli obiettivi intermedi al 2020 richiedono già che i prossimi supercomputer del Centro aumentino di dieci volte la nostra capacità computazionale. Le tre componenti chiave che poteranno a questo incremento sono gli sviluppi tecnologici, aumento di efficienza e scalabilità, e processori addizionali. Quest’ultimo richiede una significativa espansione dell’attuale infrastruttura del data centre, che sfortunatamente non può essere realizzata nell’attuale location. Per questo motivo è stato necessario identificare un nuovo sito. Sono stata colpita dalla qualità di tutte le proposte che abbiamo ricevuto e non vedo l’ora di iniziare la discussione col Governo Italiano.”