Bologna ospiterà il Data Center ECMWF, il Direttore Generale: “Non vedo l’ora di iniziare la discussione col Governo Italiano”

MeteoWeb

Bologna è stata scelta per ospitare il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF): la decisione è stata presa ieri dal Council del ECMWF, riunitosi a Reading, in Inghilterra, attuale sede del Centro. Da qui a giugno verranno definiti gli aspetti tecnici legati al cosiddetto ‘accordo di sede’, che ratificherà l’arrivo sotto le Due Torri della struttura. Un grande successo per il progetto avanzato e proposto dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni e agenzie italiane operanti nei settori delle previsioni meteorologiche, del monitoraggio e salvaguardia ambientale, nella ricerca e nei servizi per la protezione civile, sostenuto dal Governo italiano che lo ha candidato in sede europea.

EcmwfIl Centro meteo è una organizzazione intergovernativa sostenuta da 20 Stati membri europei. In questi mesi il Council ha condotto l’istruttoria tra le città candidate, alla ricerca della soluzione ottimale per ricollocare il proprio centro dati. Le altre città in lizza oltre a Bologna erano Exeter (Uk), Slough (Uk), Lussemburgo, Espoo (Finlandia), Akureyri (Islanda); a queste si è aggiunta l’opzione di mantenere il Data Center a Reading.

Il Council del ECMWF ha riconosciuto la validità del progetto italiano che, oltre a mettere a disposizione servizi e infrastrutture logistiche di alto livello nella sede del Tecnopolo di Bologna all’ex manifattura Tabacchi, offre rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare a Bologna tra l’ECMWF e i numerosi centri di ricerca e non solo presenti sul territorio regionale e nazionale.

La sede designata dal progetto sarà proprio nell’area del Tecnopolo di Bologna, di proprietà della Regione Emilia-Romagna: l’edificio all’interno è attualmente in ristrutturazione ed è già stato destinato dal Comune a ospitare organizzazioni di ricerca e innovazione. Al Centro dati dell’ECMWF verrebbe assegnata da subito un’area di 9 mila metri quadri, compresa la zona per i supercomputer al piano terra e per gli uffici. Una disponibilità di spazi che potrà essere ulteriormente ampliata, con altri 6 mila metri quadri e con la possibilita’ di ospitare altre attività di ricerca correlate.

Florence Rabier

Il Direttore Generale ECMWF Florence Rabier ha dichiarato: “E’ chiaro da tempo che l’attuale struttura che ospita il data center non offre la flessibilità richiesta per la futura crescita e cambiamenti nella tecnologia di high-performance computing (HPC). Come previsto nella Strategia per il 2025 lanciata lo scorso settembre, crediamo che continuare a migliorare le previsioni meteo sia un obiettivo che si basa sulla nostra abilità a supportare la scienza con potenza computazionale commisurata. Gli obiettivi intermedi al 2020 richiedono già che i prossimi supercomputer del Centro aumentino di dieci volte la nostra capacità computazionale. Le tre componenti chiave che poteranno a questo incremento sono gli sviluppi tecnologici, aumento di efficienza e scalabilità, e processori addizionali. Quest’ultimo richiede una significativa espansione dell’attuale infrastruttura del data centre, che sfortunatamente non può essere realizzata nell’attuale location. Per questo motivo è stato necessario identificare un nuovo sito. Sono stata colpita dalla qualità di tutte le proposte che abbiamo ricevuto e non vedo l’ora di iniziare la discussione col Governo Italiano.”

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