CNR: il Cinema italiano può sconfiggere le diseguaglianze di genere, purché ne sia consapevole

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L’IRPPS – CNR presenta il progetto DEA e i risultati del rapporto GAP&Ciak alle studentesse e agli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia il 9 marzo alle ore 15.00 Aula Magna Via Tuscolana 1524 – Roma. Interverranno: Caterina D’Amico – Preside Scuola Nazionale di Cinema, Roberta Allegrini- Direttrice della Fotografia, Mariangela Barbanente – regista,  Stefania Casini – regista e produttrice, Emanuela Del Monaco – Sceneggiatrice,  Ilaria A. De Pascalis – ricercatrice dell’Università degli Studi Roma Tre, Susanna Nicchiarelli – regista, Maura Misiti – coordinatrice del progetto DEA.

La ricerca DEA affronta il tema della parità di genere nel settore audiovisivo, un’industria che ha un’importanza strategica nella rappresentazione delle donne nella società. Dopo un primo rapporto presentato al 34° Torino Film Festival sullo stato dell’arte della ricerca e delle buone pratiche per il riequilibrio di genere nel cinema e nel documentario, la DEA entra ora nella fase di costruzione della banca dati sulle posizioni di donne e uomini nel mondo dell’audiovisivo, partendo dalla formazione professionale.

Come affrontare le diseguaglianze del cinema italiano?

  • L’88% dei film a finanziamento pubblico italiano è diretto da uomini.
  • Il 79% dei film prodotti dalla Rai è diretto da uomini.
  • Il 90.8% dei film che arrivano alle sale cinematografiche è diretto da uomini.

Ma non è certo una questione di qualità:

  • Il 33% dei film diretti da donne ha partecipato o vinto premi a festival nazionali e internazionali.
  • Su 150 film candidati per il finanziamento di film di interesse culturale del MIBACT 2016, il 39% dei progetti presentati dalle registe ha ottenuto il finanziamento, contro il 36% di quelli presentati dai registi.

Tra gli ostacoli nel settore audiovisivo in Italia si annoverano: discriminazioni nelle assunzioni, minori retribuzioni, precarie condizioni di lavoro, difficoltà nell’accesso alle posizioni decisionali e assegnazione di budget esigui. In generale poi si rileva una maggiore presenza delle donne nei ruoli ritenuti tradizionalmente di pertinenza femminile come la segreteria di edizione.

  • La Svezia con il 34% di donne registe dà il buon esempio agli altri paesi europei; seguono Austria con il 34%, Germania (25%), Francia (22%), Regno Unito e Croazia (19%), ultima l’Italia con il 12%.

Le aspirazioni delle ragazze sono diverse da quelle dei ragazzi? Dai primi dati del CSC sembra di si:

  • Le ragazze che vogliono formarsi in questo campo sono meno numerose dei loro coetanei. Dai dati pubblicati nel rapporto DEA, si evince infatti che le domande di iscrizione al Centro sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale del Cinema effettuate dal 2006 al 2013 arrivano per il solo 39% da donne, che costituiscono il 41,5% delle diplomate.
  • I ragazzi preferiscono la regia, mentre la ragazze appaiono più disponibili a diversificare i loro percorsi.
  • Tuttavia le ragazze hanno più successo nelle selezioni per i corsi di regia e sceneggiatura.

Il progetto DEA intende promuovere la qualità femminile e valorizzare le professioniste dell’audiovisivo e dell’animazione attraverso un’unica banca dati che raccolga le informazioni oggi frammentate tra gli archivi delle associazioni professionali. I fondi che si renderanno disponibili grazie al DDL Cinema Franceschini sono una occasione concreta per ridistribuire le opportunità su base più equa tra donne e uomini.

Il progetto DEA condivide le raccomandazioni sui decreti attuativi della Nuova Legge Cinema inviate al MIBACT da AGPCI, ANAC, Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani e Writers Guild Italia. È sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con il patrocinio di UNESCO – Roma città creativa per il Cinema, ed è realizzato in collaborazione con Doc/it, Università Roma Tre, MIBACT – Direzione Generale Cinema, cOOkies adv.

ROBERTA ALLEGRINI ha frequentato il CSC nel triennio 1982-85. Direttrice della Fotografia per il cinema e la televisione, ha curato la fotografia di numerosi film tra cui “Viola di mare” di Donatella Maiorca e serie tv (“Don Matteo”, “Tutti pazzi per amore”).

MARIANGELA BARBANENTE diplomata al CSC nel 1991 nel corso di sceneggiatura, si divide tra l’attività di sceneggiatrice, soprattutto per la televisione, e la regia di documentari. Il suo ultimo film è “Varichina”. È stata presidente di Doc/it tra il 2011 e il 2013.

STEFANIA CASINI, Vice-Presidente Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, nel mondo dell’audiovisivo da più di 40 anni, ha iniziato come attrice lavorando con grandi maestri  come Bertolucci, Argento, Germi, per diventare poi autrice, regista e produttrice di film e documentari. Attenta ai cambiamenti della nostra società ha collaborato con numerosi settimanali come giornalista, ora si interessa di nuovi linguaggi e realtà virtuale.

CATERINA D’AMICO, Preside della Scuola Nazionale di Cinema, di cui segue la didattica dal 1988.

EMANUELA DEL MONACO ha frequentato il CSC nel biennio 1988-90. Sceneggiatrice soprattutto per la televisione, ha scritto, tra l’altro, “Un medico in famiglia”, “I Liceali” e più recentemente è stata sceneggiatrice del documentario “Perché sono un genio” di Steve Della Casa e Francesco Frisari.

ILARIA A. DE PASCALIS, ricercatrice presso il Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre.  Si occupa di cinema e serialità televisiva contemporanei, e ha pubblicato saggi in riviste e libri sul cinema europeo in una prospettiva transnazionale, la feminist film theory e i gender studies, e i generi narrativi.

MAURA MISITI, Istituto di Ricerche sulla popolazione e le politiche sociali, primo ricercatore CNR. Si occupa di tematiche demografiche connesse all’approccio di genere, in particolare di violenza contro le donne; di studi su tendenze demografiche e politiche sociali; è autrice di  numerosi articoli e saggi su questi temi.

SUSANNA NICCHIARELLI, ha frequentato il CSC tra il 2001/2004. Dopo diversi cortometraggi e documentari, nel 2009 dirige il suo film d’esordio “Cosmonauta” a cui segue “La scoperta dell’alba”. Ha appena ultimato le riprese del suo terzo lungometraggio: “NIco, 1988” sulla celebre icona pop degli anni ’60 e ’70.

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