CNR, UIL RUA: adottare un controllo di gestione rigoroso

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“La UIL RUA chiede da anni che sia adottato un modello di controllo di gestione sostanziale e rigoroso che esamini lo svolgimento dell’attività progettuale, senza interferire con l’autonomia dei singoli Istituti o del singolo ricercatore”. Lo dichiara la Segretaria generale della UIL RUA Sonia Ostrica che dopo l’inchiesta mandata in onda da Report ha scritto una lettera al presidente del CNR prof. Massimo Inguscio per “manifestargli il senso di sconforto e stupore” manifestato dai dipendenti iscritti e non alla UIL RUA dopo la messa in onda della trasmissione di Rai 3.

“Proprio perché siamo consapevoli del valore del più grande Ente pubblico di ricerca del Paese crediamo che siano urgenti interventi e misure organizzative indispensabili per difendere l’immagine e ristabilire credibilità del CNR, valorizzando le attività di quanti operano quotidianamente con grande sacrificio – continua la sindacalista – Negli ultimi anni i lavoratori del CNR hanno subito e sopportato tagli economici per il blocco dei rinnovi contrattuali e per le mancate e ritardate applicazioni delle cosiddette code”.

“Molti precari, pur di restare in servizio, hanno dovuto accettare la riduzione del proprio trattamento economico anche del 70%, continuando, però, a prestare la loro normale attività – spiega la segretaria generale -. Ciò è avvenuto mentre gli organi direttivi decidevano di aumentare lo stipendio del direttore generale prima della sua individuazione: ora si rende indispensabile un intervento concreto e convincente, che ponga il Presidente quale punto di riferimento, garante del rispetto delle regole e motore di nuove trasformazioni, restituendo al personale orgoglio di appartenenza e dignità, che sono alla base del buon funzionamento, della motivazione e della coesione del personale, specie nei momenti di discredito e di ristrettezze della spending review”.

Per la UIL RUA è indispensabile che “per il CNR, come per tutti gli altri Enti pubblici di ricerca ci sia uno sforzo complessivo, politico ed istituzionale, nella velocizzazione della erogazione dei fondi per lo svolgimento dei progetti di ricerca; che vengano potenziati tutti i meccanismi nazionali e territoriali di sorveglianza, monitoraggio, valutazione e partecipazione; che vengano rafforzate le attività di audit e di valutazione interne agli Enti durante l’intero corso dello svolgimento dei progetti di ricerca. Vanno create e/o potenziati – si legge in una nota – i gruppi di competenze e professionalità interne da applicare alle attività di indirizzo, verifica e valutazione dello svolgimento delle attività progettuali; vanno creati canali efficaci di comunicazione tra CNR e MIUR (gruppi misti) per velocizzare e mettere in regolarità lo svolgimento delle attività, evitando immotivati ingorghi burocratici o andamenti a singhiozzo (stop and go) che rallentano lo sviluppo dei progetti; va rafforzata la presenza e la qualificazione delle competenze amministrative e gestionali a livello della rete degli Istituti e Laboratori di ricerca sul territorio (Aree di Ricerca).”

“Se questi interventi ormai indispensabili non verranno assunti il sistema della ricerca pubblica continuerà ad essere esposto ai rischi rallentamento o blocco dell’attività di ricerca oltre ché, come è avvenuto a rischiare di subire comportamenti illeciti che sfuggono alle verifiche e sporcano la credibilità delle istituzioni e del personale che ogni giorno lavora con onestà e professionalità”, conclude Sonia Ostrica.

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