“Il tema della disponibilità d’acqua pone questioni fondamentali per i diversi settori d’uso, rispettando le priorità per l’uso umano e l’uso agricolo, bisogni primari, riconosciuti anche dalla normativa. L’obiettivo, quindi, è quello dell’utilizzo ottimale della risorsa idrica disponibile. In Italia occorrono importanti infrastrutture idriche unitamente a bacini di raccolta; si è avviato il Piano Irriguo Nazionale per il quale, però, occorre l’impegno del sistema Paese, affinché procedure e tempi di attuazione, già consistenti, possano essere rispettati con determinazione. Il rischio, infatti, è che le sciatterie burocratiche prevalgano sugli interessi collettivi.”
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), intervenuto alla Conferenza Nazionale “Acque Sicure”, organizzata a Roma dalla Struttura di Missione #italiasicura. “L’attività agricola – prosegue il Presidente ANBI – rappresenta un settore economico strategico, il cui sviluppo è strettamente connesso e condizionato dalla disponibilità di acqua; l’irrigazione rappresenta l’indispensabile ausilio, necessario ad attenuare la dipendenza dal regime delle precipitazioni. Alla disponibilità di acqua è subordinata la competitività dell’agricoltura italiana senza dimenticare i positivi effetti ambientali. Va infine considerata – conclude Vincenzi – l’esigenza di un approccio integrato ai problemi di suolo ed acqua, indispensabile per garantire un efficiente utilizzo delle risorse idriche, condizione determinante per affrontare il rischio clima, garantendo al contempo i bisogni delle persone e la possibilità di produrre alle imprese.”