Il cervello può ‘vivere’ oltre 10 minuti a cuore fermo. E’ la rilevazione, fatta su un uomo di 67 anni in Canada, nel corso di uno studio realizzato proprio per valutare i parametri vitali appena dopo la morte da un gruppo di ricercatori canadesi dell’università dell’Ontario, su 4 pazienti che avevano dato il loro consenso in fase terminale. Tra i quattro pazienti si è rivelato sorprendente – come riporta l’articolo su ‘Canadian Journal of Neurological Sciences’ – il caso dell’uomo in cui si sono registrati segnali elettrici persistenti per 10 minuti e 38 secondi dopo che il cuore aveva cessato di battere. Una situazione anomala considerando che, in genere, l’attività cerebrale cessa entro due minuti dall’arresto del cuore. Anzi: per gli altri tre pazienti esaminati nello studio la cessazione dell’attività cerebrale ha preceduto quella cardiaca. Gli autori sono cauti e non escludono la possibilità di ‘artefatti’ o falsi segnali, anche se, al momento, non è possibile dare indicazioni definitive.