Come di consueto l’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano ha studiato le tendenze del Web, focalizzandosi in particolare sulla mobile transformation e sulle conseguenze per le aziende, che devono ripensare l’approccio strategico per gestire la relazione con i propri clienti.
La rivoluzione mobile. In sintesi, e come si può notare anche in maniera inesperta, questa rivoluzione digitale guidata dai dispositivi come smartphone e tablet sta avendo grande impatto sui processi di relazione tra consumatori e imprese, di qualsiasi settore; se ben utilizzati, questi device possono dare un importante contribuito al raggiungimento degli obiettivi di business dell’impresa.
Mobile first. Ma come si usano bene questi canali? Una risposta iniziale arriva da Gsite, agenzia comunicazione di Lugano, che dalle pagine del blog spiega l’importanza del pensare in chiave “mobile first“, ovvero privilegiare la visualizzazione delle pagine anche da dispositivi mobili. Un aspetto da non trascurare perché la maggior parte degli utenti naviga principalmente via smartphone e tablet, e quindi bisogna rivoluzionare il processo di creazione del sito, ottimizzando l’utilizzo prima per i device e poi adattarla ai pc.
I siti responsive. La parola d’ordine di questo periodo è “responsive“, termine inglese che indica la capacità di una pagina di adattarsi a vari tipi di visualizzazione in modo automatico e facilitare la lettura da ogni dispositivo, anche mobile; in Italia il messaggio sembra essere stato recepito, visto che su un campione di 170 aziende intervistate dal Politecnico di Milano soltanto l’8% non ha ancora lavorato per rendere responsive il proprio sito Web. Tuttavia, ci sono ancora difficoltà sul fronte dello sviluppo delle specifiche app.
Mancano le app. Il report infatti spiega che nel campo delle Mobile App solo il 14% delle aziende ha realizzato un’applicazione strategica, individuando in via prioritaria quali obiettivi dovesse avere e quali bisogni soddisfare. Ancora molto alto, poi, è l’utilizzo di Sms per l’invio di comunicazioni, promozioni e messaggi di servizio ai propri clienti, aumentato del 10% anche nel 2016.
Vantaggi e barriere. Insomma, la situazione è a due facce, per così dire: da un lato ci sono gli esempi concreti dei vantaggi del Mobile, che permette di realizzare nuovi modelli di business, di abilitare tipologie uniche di interazione e generare benefici al conto economico. Ma, dall’altro, si notano ancora troppe barriere, di tipo culturale, tecnologico, economico e organizzativo, che pongono un freno al completo sviluppo del settore.
La Lombardia cambia portale. Che qualcosa stia cambiando però lo dimostra anche l’esempio proveniente dal comparto pubblico, ritenuto in genere una sorta di “cartina al tornasole” delle tendenze; una volta tanto, un sito istituzionale anticipa però i tempi e rivoluziona l’esperienza per gli utenti. È il caso del portale della Regione Lombardia, che lo scorso mese è stato completamente rimesso a punto per offrire ai cittadini uno strumento innanzitutto più semplice e soprattutto più accessibile.
Un restyling completo. Nella conferenza stampa di presentazione della vetrina online, la direttrice della Comunicazione della Regione Patrizia Carrarini ha sottolineato in modo particolare come il portale sia completamente responsive; una scelta che ha seguito le indicazioni e le sollecitazioni ricevute da opinion leader, stakeholder nonché cittadini e dipendenti regionali stessi. Pertanto, il nuovo portale della Lombardia può essere consultato in modo chiaro anche da smartphone e, per venire incontro a ogni esigenza, può essere anche ascoltato soltanto, grazie al sistema introdotto.
Un compleanno speciale. Ovviamente non mancano i potenziamenti sulle funzionalità e sui servizi, che servono ad avvicinare ancor di più i cittadini alle istituzioni, in una realtà che è sempre più connessa. Significativa poi la scelta di lanciare il nuovo portale online quasi in concomitanza con il suo “compleanno”: il sito web della Regione Lombardia è stato infatti attivato nel gennaio 1997, e dopo venti anni era necessaria una rivisitazione completa che si adattasse alle nuove tendenze e tecnologie.
Dott. Angelo Vargiu – Sociologo della Comunicazione, Web writer