“Un viaggio su Marte è il sogno di ogni astronauta. Diffido di previsioni del tipo: tra vent’anni colonizzeremo il Pianeta Rosso. Tecnicamente sarebbe anche possibile, ma sono missioni costose, che dipenderanno dalle scelte che si faranno in termini di investimenti e di collaborazioni internazionali. La mia opinione è che ne varrebbe assolutamente la pena. Se immagino il genere umano tra 500 anni lo vedo come una specie multiplanetaria, che è ormai si muove senza problemi nel Sistema solare. Ora siamo nella fase iniziale di quel processo, stiamo facendo i primi passi in quella direzione: E già persone della vostra generazione potrebbero mettere i piedi su Marte“: lo ha dichiarato Samantha Cristoforetti parlando agli studenti di un liceo romano impegnati in questi giorni nell’alternanza scuola-lavoro a Repubblica. In riferimento alla sua esperienza sulla Stazione Spaziale Internazionale ha spiegato: “È una esperienza estetica molto forte: è una vista spettacolare, che cambia momento dopo momento. E poi si aggiunge una sensazione intellettuale: capisci che assisti a qualcosa che nessun essere umano ha potuto vedere fino a non molto tempo fa“, “non è successo nulla che potesse far temere per la nostra incolumità. Un giorno si è accesa la luce dell’allarme ammoniaca: una sostanza tossica, che può uccidere rapidamente. A bordo della Stazione spaziale internazionale abbiamo avuto l’intuizione che potesse trattarsi di un falso allarme. E, in effetti, a fine giornata abbiamo scoperto che era proprio così. Abbiamo comunque seguito tutte le procedure come se si trattasse di una vera emergenza, ma senza panico“.
“Il mio grande sogno rimane tornare nello spazio. Non ho più l’irrequietezza della prima volta, ma il desiderio è rimasto. Ahimè, non sono io a fare i programmi e ahimè non si comprano i biglietti. Quindi dovrò aspettare che si allineino di nuovo gli astri per ché ci sia un’altra opportunità. Ma sono ottimista“.