“Grande soddisfazione” è stata espressa, in una nota, dalla Coldiretti Basilicata “per il lavoro proficuo compiuto dal Dipartimento Agricoltura della Regione, con l’assessore Luca Braia, per arrivare in tempi brevi alla quantificazione dei danni provocati dalle nevicate e dalle gelate straordinarie verificatesi tra il 5 e 12 gennaio scorsi nelle province di Matera e di Potenza, proponendo al Ministero la declaratoria di eccezionalita’ dell’evento“. Si tratta, secondo l’organizzazione agricola lucana, di “un lavoro che e’ iniziato sin dai primi sopralluoghi effettuati dal presidente di Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto, con l’assessore Braia nelle aziende zootecniche e ortofrutticole del Metapontino, proseguito poi con dei focus davanti a 200 associati a Policoro. Una sinergia che si e’ dimostrata necessaria e utile per poter arrivare a una delibera e a una quantificazione di danni certi“.
Nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa e’ inoltre specificato che “ammonta a oltre 45 milioni di euro la quantificazione dei danni alle strutture aziendali (40.362.488 euro per la Provincia di Matera e 5.522.124 euro per la Provincia di Potenza). Ingenti, come previsto sin dai primi sopralluoghi, i danni alle produzioni (ortofrutta, allevamenti e apicoltura) per oltre 91,5 milioni di euro (88.190.074,40 euro per la Provincia di Matera e 3.349.074,50 euro per la Provincia di Potenza), in particolare per ortive, agrumi e fragola. Sia le produzioni che le strutture aziendali assicurabili ma non assicurate per la copertura dei rischi, potranno, infatti, accedere ai benefici del decreto legislativo 102 del 2004, in maniera commisurata alle risorse che saranno rese disponibili e nelle modalita’ di selezione previste, in questi casi, dalle norme nazionali e comunitarie”. “Ora – hanno concluso i dirigenti lucani della Coldiretti – si attende al piu’ presto il decreto del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, affinche’ attraverso l’annunciato riconoscimento dello stato di calamita’, possa intercettare altri fondi, necessari per integrare quelli previsti dal decreto legislativo 102 del 2004, con il rischio che siano insufficienti”.