Medicina: dalla Svezia a Palermo, bimba salvata all’Ismett con nuova tecnica

MeteoWeb

Un storia a lieto fine quella della piccola Masha (nome di fantasia, ndr), 8 anni, arrivata a Palermo dalla Svezia, dove vive insieme alla sua famiglia, per essere sottoposta a un delicato intervento di chirurgia addominale. La piccola era affetta da un cavernoma portale, una patologia che comporta l’ostruzione di un tratto della vena porta e non permette il fluire del sangue dall’intestino al fegato, causando una ipertensione nel sistema portale che si complica frequentemente, come nel caso di Masha. A Palermo Masha è arrivata lo scorso 13 febbraio per essere sottoposta presso l’Ismett a un intervento di bypass con la tecnica ‘MesoRex’ dal professor Jean de Ville de Goyet, responsabile della Chirurgia addominale pediatrica e dei Trapianti addominali pediatrici dell’Istituto. Il bypass MesoRex, spiegano i sanitari, è una tecnica molto particolare utilizzata in pochissimi centri e inventata nel 1992 proprio da de Ville. E’ l’unica procedura che permette una vera cura fisiologica del problema del cavernoma portale. Si tratta di un vero e proprio intervento di bypass al fegato, che prevede l’unione di due vene e che normalmente avviene utilizzando la vena giugulare. Le caratteristiche anatomiche di Masha, però, non permettevano di utilizzare la vena giugulare ed è per questo che è stato indispensabile utilizzare materiale alternativo. Nel caso di Masha è stato usato il residuo della vena ombelicale in una maniera innovativa, mai eseguita in precedenza, combinando la vena ombelicale ricanalizzata con una vena addominale per creare un bypass di calibro idoneo. Una tecnica – rivendica l’Ismett – mai utilizzata in precedenza nel mondo, che ha permesso di realizzare il bypass MesoRex senza l’uso della vena giugulare e con un eccellente risultato. “L’utilizzo di questa nuova tecnica – sottolinea de Ville de Goyet – apre nuove prospettive e soluzioni per tanti altri bambini. La vena ombelicale, quella stessa che permette al feto di crescere nell’utero per 9 mesi, può in questi casi essere rimessa ‘in servizio’ e rendere una vita normale a bambini più grandi“. La bambina, assicurano i sanitari, adesso sta bene. Le sue condizioni cliniche “sono ottime ed è già potuta tornare nella sua casa, a pochi chilometri da Stoccolma”. “Desideravamo ringraziare – affermano i genitori della piccola Masha – tutto il personale medico, infermieristico e di supporto clinico per la gentilezza, la disponibilità e la professionalità che abbiamo riscontrato presso l’Istituto e che ci hanno accompagnato lungo tutto questo difficile percorso“. De Ville de Goyet è un luminare della chirurgia pediatrica internazionale. Nel corso della sua carriera ha eseguito oltre 500 trapianti su bambini, ottenendo risultati che sfiorano il 100% nel caso dei 34 trapianti da vivente che ha realizzato in Italia. “Sono arrivato in Ismett con una precisa missione: fornire cure pediatriche altamente specializzate e innovative nel Mezzogiorno e non solo – continua de Ville de Goyet – L’Ismett si integra come un centro regionale di riferimento dedicato alle cure di alta complessità. Questo ci permette di avere la capacità di attrarre pazienti da altre regioni. Secondo me – conclude – l’Istituto potrà divenire nel prossimo futuro un riferimento per l’assistenza in area mediterranea, sia per i pazienti adulti che nel caso di bambini“.

Condividi