TGO è pronto a tuffarsi nell’atmosfera del pianeta rosso. Il Trace Gas Orbiter della missione ExoMars ha recentemente celebrato un anno dal lancio, completando una serie di importanti verifiche sulla calibrazione dei suoi strumenti, l’ultima della serie, iniziata a novembre.
In questi giorni l’orbiter ha dato anche inizio alla fase di aerobreaking o aereofrenaggio: la sonda sfrutterà la forza frenante dell’atmosfera marziana per raggiungere la sua orbita finale a circa 400 chilometri dalla superficie marziana. Un espediente – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – che ha permesso di evitare di caricare a bordo il propellente necessario a modificare la traiettoria.
L’ultima serie di test ha interessato gli strumenti NOMAD,FREND e il Colour e Stereo Surface Imaging System. NOMAD è il rilevatore di gas atmosferici: si occuperà in particolare di individuare eventuali tracce di metano. Questo gas viene prodotto durante le attività di tipo biolologico e ,in misura minore, durante processi geologici come le reazioni idrotermali.
Lo strumento ha anche messo alla prova l’Atmospheric Chemistry Suite che si occuperà anch’esso di misurare le componenti dell’atmosfera. FREND, invece, raccoglierà informazioni sul flusso di neutroni dalla superficie. I dati collezionati saranno utilizzati per identificare la presenza di ghiaccio o acqua al di sotto della superficie di Marte. La Colour e Stereo Surface Imaging System, la camera a bordo di TGO, continuerà a raccogliere immagini dettagliate della superficie marziana e di porzioni di spazio.
“La calibrazione degli strumenti ci ha permesso di perfezionare le tecniche di acquisizione dei dati – ha detto Håkan Svedhem, project scientist della missione – così da essere pronti per l’inizio della fase scientifica vera e propria il prossimo anno”.