“Cannabis Legale: la pazienza è finita” è il titolo di un video postato su Facebook lo scorso 16 febbraio riguardo al disegno di legge “Cannabis Legale”, presentato diversi mesi fa alla Camera. A differenza di quanto si potrebbe pensare, il video non appartiene a un cittadino comune, indignato dalla lentezza della politica, bensì al senatore Benedetto Della Vedova, il promotore nonché referente principale della legge con cui si vorrebbe legalizzare la cannabis in Italia. L’on. Della Vedova è frustrato a causa dell’incredibile lentezza dei lavori parlamentari dato che il DDL Cannabis Legale continua a essere fermo in Commissione Giustizia alla Camera. Proprio per questo, come spiegato nel video, il senatore si è visto costretto a inviare un messaggio personale ai presidenti di Commissione Giustizia e Affari sociali, nonché ai capigruppo di PD, SI e M5S, per spingerli ad accelerare sulla questione. Al fine di dare una svolta concreta alla situazione, il 9 marzo 2017 nasce il progetto CannabisDalBasso.com, un sito ideato da giovani sviluppatori web italiani con lo scopo di mantenere alta l’attenzione sul tema. Sul sito sono presenti le informazioni essenziali legate alla legge e al suo iter parlamentare, nonché diversi consigli per contribuire in prima persona.Oltre a invitare gli utenti a rendere virale il progetto, grazie anche alla pagina Facebook ufficiale, sul sito sono presenti i contatti diretti dei sei parlamentari più influenti per l’eventuale sblocco del processo legislativo, ossia Della Vedova (Gruppo misto), Ferranti (Partito democratico), Marazziti (Democrazia solidale), Rosato (Partito democratico), Cecconi (Movimento 5 stelle) e Marcon (Sinistra italiana).Ai cittadini che vogliono rendersi utili viene chiesto di inviare commenti sui social o messaggi via mail direttamente ai parlamentari, al fine di comunicare, in modo educato e civile, l’esigenza di accelerare l’iter parlamentare per arrivare il prima possibile a un voto definitivo.Il 51% si dichiara ufficiosamente favorevole alla legalizzazioneLa situazione del DDL “Cannabis Legale” è a dir poco miracolosa. Secondo le stime fatte dallo stesso on. Della Vedova, è il disegno di legge con più firmatari e aderenti delle ultime legislature.I parlamentari che hanno firmato il DDL appartengono a numerose forze politiche differenti, tra cui Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà / Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e altri. Quando il DDL approdò per la prima volta in parlamento, le manifestazioni di apprezzamento furono tantissime e numerosi personaggi molto in vista decisero di metterci la faccia per cercare di portare visibilità al provvedimento, tra cui Roberto Saviano. Al momento della presentazione del DDL le firme erano circa 200 mentre ora, secondo le ricerche effettuate dagli attivisti di FreeWeed.it, i deputati favorevoli sarebbero addirittura 320. Dato che la soglia di maggioranza, alla Camera, è 315, la legge potrebbe essere immediatamente approvata. È la prima volta che si verifica una situazione simile in Italia, che è stata per anni governata da una classe politica tendenzialmente proibizionista.La quantità e la disomogeneità dei parlamentari firmatari ha reso indispensabile la nascita di un vero e proprio intergruppo, per coordinare i lavori.Data la possibilità concreta di poter legalizzare la cannabis in tempi brevi, e dato l’eccezionale numero di parlamentari favorevoli, è stato avviato il progetto CannabisDalBasso.com che, in soli 2 giorni dal lancio, ha già collezionato migliaia di accessi sul sito e centinaia tra like, commenti e ricondivisioni sulla pagina Facebook. “Dal Basso” esprime il concetto di una politica che parte dal cittadino: con l’aiuto di tanti, la possibile viralità del progetto e l’attivismo civico-civile portato avanti dagli utenti, è possibile fare in modo che il messaggio venga recepito e considerato da parte dei parlamentari, con il conseguente sblocco della legge.Il progetto non si rivolge solo a giovani e a attivisti, ma anche a personaggi ad alta visibilità, influencer, opinionisti, blogger e tutte le altre figure in grado di portare preziosa visibilità a questo ambizioso progetto.
Un progetto di politica 3.0
“Cannabis Dal Basso” è identificabile come un vero e proprio tentativo di politica 3.0 che nasce e si alimenta dai singoli individui. Se il web 2.0 ha portato a maggiore possibilità di espressione personale grazie all’esplosione di blog e piattaforme social, è ancora difficile fare in modo che i propri pensieri o le proprie volontà abbiano un impatto decisivo a livello politico. Con questo progetto, tutti i cittadini hanno a disposizione una risorse comune, accessibile, riassuntiva e facilmente fruibile che, oltre a informare, propone soluzioni concrete per far sentire la propria voce e, di conseguenza, far sì che la situazione cambi. Come la storia insegna, metodi democratici tradizionali come la raccolta firme per la presentazione di disegni di legge hanno un tasso di efficacia incredibilmente basso. La viralità di un evento, unita alle discussioni sui social e i media, invece, permette di ottenere risultati politici rapidi, come ci è stato insegnato dal recente caso dj Fabo.