Ora legale: definizione internazionale e Paesi che la adottano

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La definizione internazionale di ora legale è riferita al fuso orario e si definisce come anticipo di 60 minuti rispetto all’UTC (Coordinated Universal Time) nel periodo definito dalla legge. Il fuso orario italiano è UTC + 1 ed aggiungendo l’ora legale abbiamo UTC + 2.

I Paesi che si trovano nella fascia tropicale solitamente non adottano l’ora legale in quanto la variazione delle ore di luce durante l’anno è minima. La maggior parte dell’Africa non adotta l’ora legale, che è in uso soltanto nelle Isole Canarie, in Marocco e Namibia. Nemmeno le isole Seychelles e Mauritius, come la maggior parte dei paesi dell’Asia applica la convenzione, che invece è utilizzata nella maggior parte del Nord America e negli Stati Uniti d’America, ad eccezione di Arizona, Hawaii, Porto Rico, Isole Vergini, Samoa americane, Guam e Isole Marianne Settentrionali.

In Sud America la maggior parte dei Paesi, soprattutto quelli vicini all’equatore, non usano l’ora legale, mentre Cile, Paraguay, Uruguay e le regioni meridionali del Brasile la usano. Nell’emisfero australe, inoltre, le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero boreale, quindi anche l’ora legale viene introdotta ad ottobre per finire a marzo. La Nuova Zelanda e le regioni meridionali dell’Australia adottano l’ora legale, mentre le restanti parti dell’Oceania non la usano.

ORALE LEGALE ART 1In Russia nel 2014 il presidente Vladimir Putin ha imposto l’abbandono dell’ora legale a favore di quella solare permanente; un provvedimento che, di fatto, cancella la “rivoluzione” voluta nel 2011 dall’allora capo del Cremlino Dimitri Medvedev, il quale aveva introdotto l’ora legale permanente. All’epoca il 73% della popolazione approvava il cambiamento, ma a fine 2013 solo il 32% restava convinto che fosse stata una buona idea. Troppi cittadini, alla prova dei fatti, si sono ritrovati con mattinate troppo a lungo buie, soprattutto in inverno.

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