Arriva l’ora legale: la notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo, quando si dovranno spostare le lancette in avanti di un’ora, si dormirà un’ora di meno e il rischio è anche quello di alzarsi vedendo aumentati alcuni dolori cronici come il mal di schiena. Meno sonno significa infatti meno riposo per i muscoli, di conseguenza la possibilità che la colonna vertebrale possa non lavorare correttamente, spiega Alessandro Napoli del Dipartimento di Scienze radiologiche dell’Università Sapienza di Roma. “E’ infatti stato dimostrato da alcuni studi che la maggior parte dei mal di schiena, circa il 50%, comincia proprio in questo periodo della giornata, quando conviene fare più precauzione sia con gli sforzi sia con le posizioni scorrette“, si legge in una nota. Inoltre al mattino, appena alzati, siamo più alti di 1-2 centimetri rispetto alla sera quando siamo andati a letto: questo succede perché la colonna vertebrale, oltre che essere fatta di ossa, le vertebre appunto, è costituita anche dai cosiddetti dischi intervertebrali, ammortizzatori idraulici frapposti tra le singole vertebre. Al mattino i dischi sono pieni di acqua, che espellono in gran parte sin dalle prime ore della giornata; i dischi poi si riempiono nuovamente durante la notte, provocando la crescita mattutina, ma causando anche una messa in tensione di tutte le strutture della schiena. Insomma, spiega Napoli, al mattino le strutture entrano in qualche modo in tensione: ecco quindi spiegato perché siamo in generale più rigidi con la schiena, perché se restiamo a letto di più ci viene mal di schiena e perché al mattino la nostra schiena è più delicata. Per prevenire il mal di schiena ci sono alcuni piccoli accorgimenti, consigliati dall’esperto: l’alimentazione “deve essere ricca di antiossidanti. Ad esempio in questo periodo favorire gli estratti a base di finocchio e carote, l’uso di prodotti freschi come gli asparagi (meglio se selvatici), il carciofo e limitare il più possibile gli zuccheri raffinati e l’alcol“. Per scongiurare poi i disturbi cronici della zona lombare, “è necessaria una costante e buona tonicità muscolare: non importa che attività facciamo, ma l’importante è non sostenere fin da subito carichi troppo pesanti. Chiaramente nella fase di dolore acuto è necessario ripristinare una condizione di assenza di dolore (ad esempio con tecniche come la radiofrequenza pulsata), per poi mantenere lo stato di benessere con della ginnastica posturale; contemporaneamente alla correzione posturale è possibile e consigliato riprendere l’attività fisica, all’inizio sempre in modo gentile“.
Ora Legale, il medico: con meno sonno raddoppia il rischio mal di schiena
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