Previsioni Meteo: ecco come potrebbe evolvere la primavera, si spera nel ritorno delle piogge

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Previsioni Meteo – Nonostante il periodo particolarmente delicato per elaborare delle previsioni a lungo periodo, dalle prime proiezioni stagionali esce fuori che la primavera 2017 rischia di essere una stagione un po’ meno dinamica del solito, caratterizzata da frequenti fasi calde e avvezioni di aria calda sub-tropicale continentale molto precoci, inframmezzate da possibili quanto rapide incursioni di aria più fredda dall’Europa settentrionale o dal nord Atlantico. Una prima analisi preliminare degli indici di “teleconnessione” (quegli indici climatici che misurano il grado di correlazione spazio-temporale atmosferico o oceanico tra aree della Terra anche molto distanti tra loro) evidenzia che queste sensibili variazioni del campo termico potranno essere interpretate in seno ad un complesso schema circolatorio emisferico influenzato, in larga parte, dai disturbi del vortice polare troposferico che potranno aprire le porte anche a fasi di maltempo, anche importanti.

La fase di “El-Nino” neutro che si va a delineare sul Pacifico equatoriale orientale al momento non dovrebbe avere alcun tipo di influenza con l’attuale schema circolatorio. E piogge, che ormai latitano da mesi in alcune aree del centro-nord, a secco da svariate settimane. In questo caso l’influenza del nuovo ciclo della “MJO” molto probabilmente sta favorendo, seppur per via indiretta, a far incrementare i valori di geopotenziale fra il medio Atlantico, l’Africa settentrionale e il Mediterraneo centro-occidentale, contribuendo così a far dilatare la cintura anticiclonica sub-tropicale, conosciuta come “Cella di Hadley”, fin verso l’Europa meridionale, fomentando su questa ondate di calore anche intense e premature, come quelle avvenute nei giorni scorsi nel sud della Spagna.

Ma agli effetti della “MJO” crescente, che inizia ad influenzare l’andamento meteo/climatico su gran parte del Pacifico e del continente americano, si sommano gli effetti di un vortice polare troposferico spesso disturbato che agevola significativi rallentamenti delle correnti zonali, alle medio-alte latitudini, con la conseguente instaurazione di flussi meridiani (veloci scambi di calore fra tropici e polo). Come si vede il tempo delle prossime settimane, e con molta probabilità anche nel proseguo della stagione primaverile, sarà condizionato dall’azione congiunta di questi due elementi che produrranno effetti opposti.

Da qui si potrebbe spiegare la continua alternanza fra queste improvvise e significative avvezioni di aria calda sub-tropicale e fasi più fredde e instabili, a tratti anche temporalesche, che riporteranno condizioni climatiche decisamente più consone al tardo inverno, con possibili nevicate sui rilievi di Alpi e Appennini e temperature pronte a spingersi su valori ben al di sotto delle medie del periodo. Il notevole riscaldamento delle vaste distese desertiche del Sahara, atteso nel mese di aprile, potrebbe favorire lo sviluppo di avvezioni calde anche di carattere “eccezionale” per la stagione, specie sul basso Mediterraneo e sulle nostre regioni più meridionali nel corso dei mesi di aprile e maggio.

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