Settantaquattro Comuni lombardi hanno conquistato la medaglia di Comuni Ricicloni per il 2016. Mentre l’intera Regione, avanzando di 10 punti percentuali dal 2010 ad oggi e superando Marche e Emilia Romagna, registra un quarto posto nella classifica nazionale con un 58,7% di raccolta differenziata, dopo Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Sono i dati contenuti nel nuovo dossier Comuni Ricicloni, presentato all’interno del Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che ha dedicato la sua edizione all’economia circolare. Questa edizione, resa possibile grazie ai dati 2015 collezionati, rielaborati e messi a disposizione da Arpa Lombardia, segna un passaggio importante.
Per essere annoverati tra i Ricicloni, infatti, i comuni lombardi devono attestarsi su una quantità di rifiuto non riciclabile e non differenziabile, il residuo secco, che non può superare i 75 kg abitante all’anno. Un parametro sicuramente più stringente rispetto al 65% di raccolta differenziata, richiesto nelle precedenti edizioni, e che rappresenta un traguardo ambizioso. “La sfida che vediamo per il futuro della gestione dei rifiuti in Lombardia è legata non solo alla capacità dei Comuni e delle aziende di gestire al meglio i rifiuti ma anche, e soprattutto, alla possibilità di riconversione degli impianti di smaltimento esistenti per generare una nuova economia che faccia della circolarità un punto di forza”, sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.
I Comuni Rifiuti Free, così definiti perché si sono distinti per aver ridotto la produzione di rifiuti ben oltre la quantità prevista dal quadro normativo europeo, si concentrano per la maggior parte in provincia di Mantova, nella quale ben 39 Comuni su 69 totali hanno conquistato lo scettro di Comune Riciclone. Se il mantovano è vincitore indiscusso sia per il numero di Comuni Rifiuti Free che per raccolta differenziata pari al 79,7%, la provincia di Cremona guadagna la seconda posizione con il 66,3% spodestando quella di Varese ferma al 65,8%. Scendono invece al quarto posto con il 62,9% i brianzoli. Ottava la provincia di Brescia con il 57,5% davanti alla Città Metropolitana, al 56,7%, scesa alla decima posizione. Lento recupero per la provincia di Pavia passata dal 38% al 39,9%. Dei 515 Comuni lombardi che hanno superato la percentuale del 65%, nell’edizione 2016 del nostro dossier, troviamo per la prima volta anche Bergamo con il 65,5% e Como con il 66,3%. Per le altre città lombarde si dovrà attendere la prossima edizione per verificare soprattutto le performance di Pavia, Varese, Cremona e Brescia. Una ‘menzione speciale’ merita la città di Milano che, attestandosi al 52,3% di raccolta differenziata (secondo i dati Arpa del 2015), è la migliore tra le metropoli europee che si stanno distinguendo per l’alto livello di gestione dei rifiuti.
Con la tappa milanese del Treno Verde, che chiude proprio nel capoluogo lombardo la sua edizione 2017, sono stati premiati anche gli 8 campioni lombardi di economia circolare: tutte realtà impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, del riuso, e del riciclaggio.
“Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è una strada non solo percorribile ma già in atto in tutt’Italia, da Sud a Nord, come dimostra il viaggio di quest’anno del Treno Verde – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di LEGAMBIENTE – Anche il nostro governo, però, deve fare la sua parte e, in sede di Consiglio, sostenga una riforma della politica comune dei rifiuti che faccia da volano per l’economia circolare europea”. Otto le realtà lombarde selezionate da LEGAMBIENTE e premiate oggi con una medaglia realizzata con The Breath, innovativo tessuto in grado di adsorbire e disgregare le molecole inquinanti: Gruppo Cap, azienda di gestione del servizio idrico nei territori della Città Metropolitana di Milano e di altri Comuni lombardi; Amsa, che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Milano e opera in 12 Comuni della provincia; Rete Cauto, che si occupa di vari servizi ecologici; le cooperative Di Mano in Mano, Ruah e Vesti Solidale; l’associazione Giacimenti Urbani; la casa editrice Libera e senza impegni. (AdnKronos)