“I ticket sono da sempre una misura regressiva. In un Servizio sanitario nazionale non dovrebbero esistere. L’Ssn è finanziato dalle tasse, pagate dai cittadini, e queste tasse devono essere utilizzate al meglio per fare accedere i cittadini ai servizi“. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, a margine di un incontro dell’Osservatorio nazionale sulla Salute nelle regioni italiane al Policlinico Gemelli di Roma. “I ticket sono stati introdotti nei modelli assicurativo-sociali – ha osservato Ricciardi – per scoraggiare i cittadini a uno uso eccessivo e improprio delle prestazioni. Se il finanziamento attraverso le tasse è adeguato, i ticket non ci devono essere“. Per Ricciardi, infatti, “spesso scoraggiano le persone che per qualche motivo sono più povere ad avere prestazioni anche essenziali: se il ticket ha una certa entità, ad esempio, si può decidere di non fare una mammografia o di non vaccinare i figli“. “Non voglio sottovalutare l’importanza dei finanziamenti, ma i ticket non possono servire a fare cassa“, ha ribadito il presidente dell’Iss, che ha sottolineato ancora: “Quello che serve è selezionare solo le prestazioni più efficaci e più adeguate, e solo quelle vengano erogate senza ticket, mentre le prestazioni inefficaci o inadeguate non devono proprio essere erogate dal Sistema sanitario nazionale”.
Sanità, Ricciardi (ISS): i ticket “in un Servizio sanitario nazionale non dovrebbero esistere”
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