Un villaggio marziano e uno lunare costruiti con una stampante 3D che saranno installati rispettivamente su Marte e sulla Luna: lo ha annunciato il responsabile della sezione di Tecnologia dei Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, Tommaso Ghidini, durante ‘C’è Spazio’, il programma di divulgazione scientifica di Tv2000, in onda ieri sera e ogni giovedì alle 21.05, patrocinato dall’ ESA, Agenzia Spaziale Europea, da ASI, Agenzia Spaziale Italiana, e da INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica.”All’Agenzia Spaziale Europea – ha sottolineato Ghidini a Tv2000 – abbiamo già costruito una sezione di base lunare, utilizzando un simulante della regolite lunare. Questa sezione di ‘Moon Village’ pesa una tonnellata e mezzo ed è stata costruita utilizzando una stampante 3D. Ma mi fa anche piacere annunciare che pochi giorni fa abbiamo ricostruito in 3D anche un simulacro di base marziana utilizzando elementi presenti sul suolo marziano, nello stesso modo di quanto già fatto in occasione della realizzazione della base lunare“. “Non c’è altro modo per andare su un altro pianeta se non quello di utilizzare le risorse che sono già su quel pianeta – ha spiegato il responsabile della sezione di Tecnologia dei Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea – E il fascino di tutto ciò è che è estremamente elegante dal punto di vista ingegneristico: prima di tutto non bisognerebbe inviare nulla sulla Luna, perché tutti i materiali sarebbero già lì, per seconda cosa utilizzeremmo il Sole come fonte di energia, focalizzando in un punto i raggi solari attraverso una lente che riscalderà e cuocerà strato per strato la regolite lunare per costruire un igloo, cosa che noi abbiamo già fatto“. Il ‘Moon Village’ sarebbe anche ottimale per risolvere i due più grandi problemi che si pongono quando si pensa a colonizzare un altro pianeta o il nostro satellite: “Questa protezione in cemento armato proteggerebbe gli abitanti del ‘Moon Village’ dalle due minacce maggiori per la vita sulla Luna, che sono le radiazioni e la pioggia di meteoriti o micrometeoriti causata dalla mancanza di atmosfera“. Le stampanti 3D per Ghidini sono la soluzione al problema della costruzione delle basi umane sulla Luna e su Marte: “Per costruire la base lunare la stampante 3d sarà la soluzione. La stampante sarà in grado anche di fornire una parte di quegli strumenti di cui gli astronauti avranno bisogno per lavorare. Infatti, una parte di questi verranno lanciati, mentre i restanti verranno realizzati con una stampante 3d sempre utilizzando risorse lunari: regolite, titanio estratto da questa e riutilizzando addirittura le plastiche e i metalli dei vari lander di precedenti missioni lunari, in una sorta di riciclo continuo. Su Marte potremmo costruire colonie procedendo nello stesso modo di quello appena esposto per la Luna, ovvero utilizzando risorse in situ, io non vedo altro modo“. Da Tommaso Ghidini infine un pensiero a chi questo futuro lo costruirà, i giovani: “Quando vedo i giovani sono pieno di speranza. Perché non è vero, come si dice, che giovani sono privi di motivazioni e visioni. I ragazzi hanno bisogno di progetti simili per far realizzare le loro ambizioni e aspirazioni e poter portare l’umanità a vivere su un altro pianeta“.
Spazio, ESA: costruiti villaggi in 3D per Marte e la Luna
MeteoWeb