Sterilità: riacceso l’interruttore della fertilità degli spermatozoi

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Ripristinato l’interruttore molecolare della fertilita’ maschile, che in alcuni uomini puo’ essere difettoso a causa di mutazioni genetiche che provocano la sterilita’: si tratta della proteina Plc-zeta, che lo spermatozoo inietta nell’ovulo per dare origine a una nuova vita. I ricercatori delle Universita’ del Qatar e di Cardiff sono riusciti a riattivarne la funzione, iniettandone una dose extra direttamente nell’ovulo fecondato: il risultato, pubblicato su Biochemical Journal, e’ stato ottenuto per ora su cellule uovo di topo, ma in futuro potra’ aprire nuove prospettive per la diagnosi e la cura dei casi di infertilita’ dell’uomo in cui la proteina e’ carente o mutata. ”Dovremmo iniziare a considerare l’uso in ambito clinico di una proteina Plc-zeta ricombinante per ripristinare l’attivazione dell’ovulo che fallisce in questi casi”, afferma Tony Lai dell’Universita’ di Cardiff, che aggiunge: ”crediamo che questa ricerca potra’ dare speranza a molte coppie nel prossimo futuro”.

L’importanza della scoperta e’ sottolineata anche Michael Berridge, biochimico e fisiologo dell’Universita’ di Cambridge, che spiega: ”una nuova vita comincia quando lo spermatozoo si fonde con l’ovulo e vi inietta un enzima”, la proteina Plc-zeta appunto, ”che scatena delle oscillazioni della concentrazione di calcio, con picchi che si susseguono ogni due minuti per due ore attivando lo sviluppo dell’ovulo. L’esatta natura dell’enzima e’ stata a volte messa in dubbio”, mentre questo nuovo studio e’ riuscito ”a dimostrare che una sua mutazione, identificata in uomini sterili, impedisce di attivare la cascata di segnali del calcio che avvia lo sviluppo. Questa – precisa Berridge – e’ la prova definitiva che l’enzima e’ il responsabile dell’inizio di una nuova vita”. I ricercatori intendono ora verificare se nell’ovulo ci siano recettori ancora sconosciuti in grado di legare Plc-zeta e quindi potenzialmente coinvolti nella mancata fecondazione: questa scoperta potrebbe portare a identificare la causa di casi di infertilita’ femminile ancora inspiegati.

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