Una nuova specie floreale è stata scoperta dai due ricercatori, Fabio Conti, docente Unicam e Fabrizio Bartolucci, assegnista di ricerca della Scuola di Bioscienze e medicina veterinaria. Lo fa sapere l’Università di Camerino spiegando che i ricercatori del Centro ricerche floristiche dell’Appennino (Centro di eccellenza del network nazionale per la biodiversità), gestito dal Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga in convenzione con l’Università di Camerino, hanno rinvenuto una nuova specie di ranuncolo nei prati umidi prossimi al centro abitato di Amatrice, poco prima che la furia del terremoto si abbattesse sulla cittadina laziale. E’ una specie endemica di questo territorio ed è dunque una pianta che in tutto il mondo vive solo in questa porzione dei Monti della Laga. La nuova specie è stata dedicata ad un bambino, figlio di uno degli autori della scoperta, con la denominazione di ‘Ranunculus giordanoi’ e in tal modo, simbolicamente dedicata a tutti i bambini di Amatrice, un segnale di speranza per un territorio così duramente colpito dagli ultimi eventi sismici. Il ranuncolo si aggiunge a un patrimonio floristico estremamente ricco e interessante, portando a 2643 il numero delle piante del Parco e a 230 quello delle piante endemiche italiane presenti nell’area protetta.